Bologna, 16 ottobre 2015 - Alle 11 di mattina il piccolo ufficio dei messi comunali di via Ugo Bassi 2 è pieno di persone in fila. Tutti hanno ricevuto una raccomandata che li informava di una notifica da ritirare: si tratta di una multa della polizia municipale. Da qualche settimana, infatti, secondo una nuova disposizione del Comune, chi trasgredisce al codice della strada non riceve più il verbale a casa, ma una lettera che l’invita a recarsi in Comune per ritirare la notifica, per poi andare alla posta e pagare il bollettino. Il tutto si traduce in ore perse a fare due file, che nel peggiore dei casi diventano tre, se la raccomandata non viene ritirata immediatamente e bisogna andare a prenderla all’ufficio postale.
È quanto accaduto a Maria Teresa, una nostra lettrice, che non era in casa quando le hanno consegnato la raccomandata: «Per andare a ritirarla ho perduto un’ora di lavoro, più mezza mattinata per raggiungere via Ugo Bassi – racconta –. È una cosa sensata questa? Vero è che era una notifica relativa a una multa, quindi sono colpevole, ma ritengo che sia aberrante il modo in cui vengono trattati i cittadini». Al tempo passato in fila alla posta e in Comune, si aggiunge anche la difficoltà a raggiungere i messi comunali. In via Ugo Bassi non si può passare in macchina e soprattutto, causa cantierone, non circolano neanche gli autobus. Molti cittadini devono quindi ingegnarsi per raggiungere l’ufficio. Francesco Iaquinta, in arte Jakinta, attore e cantante che lavora come volontario con i bambini disabili, per arrivare in via Ugo Bassi ha lasciato l’auto fuori le mura, per poi muoversi a piedi.
«È una vergogna che per ritirare una multa si debbano fare tanti giri inutili – dice Iaquinta –. Ci fanno perdere giorni di lavoro e ci costringono a venire in centro tra mille difficoltà». «Ho dovuto annullare parte dei miei impegni per essere qua di mattina – commenta Cinzia Giuliani, libera professionista –. È ovvio che per i cittadini diventi uno stress anche solo pagare una semplice multa, visto che bisogna fare due o anche tre file, facendoci perdere del tempo». Intanto, all’interno dell’ufficio comunale si crea un po’ di confusione perché arrivano sempre più persone che non sanno dove inizia la fila, visto che ancora non è stato installato un display con i numeri per regolarla, lasciando che siano gli adetti dell’Urp a mettere ordine.
Che il nuovo sistema per le notifiche delle multe sia ancora da mettere a punto, lo dimostrano anche i problemi che alcuni cittadini hanno riscontrato. È il caso di Marisa Ravaglia, farmacista, che a casa ha ricevuto due volte la stessa notifica per ritirare la multa. «Peccato che una volta non fossi in casa e quindi sono corsa alla posta per ritirare la raccomanda in giacenza, per poi scoprire che era identica a quella già ricevuta – racconta -. Insomma, ho perso due giorni di lavoro per ritirare la multa, tra tempi di attesa in coda di quasi due ore, e ora mi toccherà fare un’altra fila alla posta per andare a pagare. Vorrei capire dal Comune il senso di tutto ciò».