FRANCESCO ZUPPIROLI
FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Movida Bologna: San Francesco, altra notte di bagordi e follie

Nella piazza una distesa di cocci e plastiche, nei giorni scorsi un ragazzo ha persino scalato il portone. I residenti: "Situazione peggiorata"

Rifiuti in piazza San Francesco e controlli in zona universitaria

Rifiuti in piazza San Francesco e controlli in zona universitaria

Bologna, 4 ottobre 2021 - L’insostenibile pesantezza dell’essere... incivili. È rivoltando come un calzino il titolo più celebre di Milan Kundera che si può riassumere il flagello annoso della ’mala-movida’ che, pausa lockdown a parte, tiene quasi quotidianamente sotto scacco, oltre a quelli della zona universitaria, anche gli abitanti di piazza San Francesco, Pratello e zone limitrofe. Proprio qui, a cavallo fra sabato e ieri, si è consumata l’ultima notte di bagordi senza freni, da parte di quelle che il comitato dei residenti di piazza San Francesco definisce "orde di ragazzi ubriachi".

Ed è un tasso quello alcolemico di facile intuizione. Basta buttare l’occhio alla distesa di bottiglie di vetro, bicchieri di plastica, mozziconi di sigaretta e non solo che ’i barbari della notte’ si sono lasciati alle spalle quando solo alle 5 di ieri circa, stando ai residenti, hanno deciso di abbandonare il terreno del divertimento, paghi del quadro di degrado che hanno dipinto per l’ennesima volta con indifferenza.  

L’ultima follia. Ma non è solo questione di degrado urbano. I capitoli che la questione delle piazze del divertimento porta con sé da tempo sono diversi in città. Fra questi, anche il rischio dell’incolumità per quegli stessi avventori che si rendono colpevoli dell’inquinamento e degli schiamazzi. Dei giorni scorsi è l’arrampicata di un giovane sul portone principale della basilica di San Francesco, mentre frotte di coetanei assembrati (la mascherina qui sembra solo un opaco ricordo) lo osservano impegnato nella sua personale impresa, a metà fra Spiderman e Reinhold Messner.  

La rabbia dei residenti. Ma se per i protagonisti di questi episodi ogni venerdì o sabato sera rappresenta solo l’opportunità per dare sfoggio all’eterno ritorno dell’uguale, per chi questa zona di movida la vive e abita il problema è sempre più pressante a ogni tappeto di vetri che passa. "È successo di nuovo – commenta Andrea Bergonzini, portavoce del comitato di residenti San Francesco e dintorni –. Quello che poi succede ogni giovedì, venerdì, sabato e domenica sera. Se vogliamo essere precisi, sono almeno tre settimane che la situazione è degenerata, con sempre più persone la notte e quindi sempre più degrado la mattina". Una situazione già esposta, a più riprese, a tutti i candidati sindaco. "I problemi sono sempre gli stessi, non denunciamo nulla di nuovo. Orde di avventori arrivano, sporcano, distruggono, imbrattano e la mattina rimangono i vetri a ricordarci la notte trascorsa insonne".  

Esposto o non esposto. Dopo la linea presa dai residenti della zona universitaria, l’esposto è uno strumento che anche in piazza San Francesco ora è in stato di valutazione. "Diciamo che non vedo il perché occorra procedere in questa direzione – così Bergonzini –, ma se ci vedremo costretti lo faremo. Penso sarebbe sufficiente non agire sempre a macchia di leopardo nel prendere i provvedimenti. Voglio dire, se si rafforzano i controlli in piazza Verdi e non parallelamente in tutti gli altri luoghi di movida, è normale che le piazze meno sorvegliate saranno prese d’assalto. Il problema in questo modo non si risolve, trasloca. Con questo, non voglio mettermi di traverso rispetto al divertimento dei ragazzi – conclude –. Ma la città è anche dei suoi residenti. E qui in San Francesco questa situazione sta portando un problema anche sociale e abitativo da considerare. Va trovata una soluzione efficace, di questo c’è bisogno e questo è ciò che chiediamo al futuro sindaco".