FRANCESCO MORONI
Cronaca

Movida, il giro di vite. Transennati i ‘gradoni’ di piazza Aldrovandi: "Basta caos e degrado"

L’ordinanza: banchina chiusa tutte le sere da giovedì a sabato. Il sindaco: "Pericoli per l’incolumità dei presenti e disturbo della quiete". Chi sgarra rischia fino a 500 euro di multa. Ok al passaggio dei residenti.

Movida, il giro di vite. Transennati i ‘gradoni’ di piazza Aldrovandi: "Basta caos e degrado"

Movida, il giro di vite. Transennati i ‘gradoni’ di piazza Aldrovandi: "Basta caos e degrado"

Giro di vite in piazza Aldrovandi. Chi frequenta la zona o si trova a passare di lì in un qualunque weekend, avrà notato più volte il maxi assembramento che, puntuale dall’orario dell’aperitivo in poi, si crea sui ‘gradoni’ davanti allo sportello bancario, nell’innalzamento che fa angolo con via San Vitale. Il grosso della movida è concentrato quasi esclusivamente in quel punto, tra bottiglie di vetro scolate che rotolano, cartoni della pizza ammassati, bonghi, chitarre, amplificatori acustici e tutto il ricettario dei nottambuli della zona universitaria. Un quadro che ha spinto Matteo Lepore a firmare una nuova ordinanza, in vigore fino al 21 luglio, già vista in passato: la banchina rialzata della piazza diventerà off limits durante i fine settimana. Anzi, si partirà dal giovedì, con la misura attiva dalle 20 fino alle 5. Gli unici autorizzati al transito saranno i residenti che rientrano a casa (ai civici 12, 12-A, 12-B e 12-C). Studenti e non sorpresi a sgarrare incapperanno in una sanzione, che va da 300 a 500 euro.

A spiegare il motivo del pugno duro è direttamente il sindaco: "Si registra una consistente presenza di persone che di fatto determina problemi di sicurezza urbana, disturbo alla quiete e di degrado", scrive Lepore. Il tutto sarebbe legato soprattutto a pericoli "per l’incolumità delle persone, dovuti al sovraffollamento della piazza" e a questioni "di igiene e sicurezza dovuti all’abbandono di numerosissime bottiglie e bicchieri, anche di vetro, potenzialmente utilizzabili quali oggetti atti ad offendere".

Non solo, perché l’elenco comprende anche "conseguenti problemi igienico-sanitari dovuti allo scarso utilizzo dei servizi igienici", oltre al tema "dell’abbandono di rifiuti di ogni genere" e a quello "dello stazionamento in zona di numerosissime persone fino all’alba del giorno successivo, con conseguente disturbo della quiete pubblica e intralcio alla circolazione".

Per Palazzo d’Accursio, insomma, delimitare l’accesso alla banchina rialzata di piazza Aldrovandi è una mossa necessaria per dare un freno alla movida. Ecco perché "non consentire accessi impropri permette di garantire la sicurezza delle persone, ma anche di agevolare la tranquillità e il riposo dei residenti, oltre che limitare i fenomeni di degrado". Era già successo lo scorso 31 ottobre, quando il Comune aveva imposto un numero limitato di accessi (circa 650) alla piazza e transennato la ‘banchina dei problemi’, ma soprattutto durante la pandemia, quando l’allora sindaco Virginio Merola aveva imposto lo stesso diktat per scongiurare assembramenti.

La misura, però, non convince del tutto il consigliere comunale Giulio Venturi (Lega): "Bene l’ordinanza anti degrado, ma quali sono i progetti che l’amministrazione mette in campo per dare risposta alla calca universitaria? Tempo fa proposi la realizzazione di una cittadella universitaria servita da mezzi pubblici nella prima periferia della città. Un’ipotesi che poteva trarre beneficio anche dalle nuove linee tranviarie che si stanno realizzando: perché non è mai stata considerata? Così non si fa altro che spostare la movida notturna da una piazza a un’altra. L’ennesima occasione mancata da Lepore e dalla sua Giunta".