CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Morto infermiere di 42 anni, il sindacato: “Carichi di lavoro ingestibili”

Vincenzo Pirozzi lavorava da anni alla Medicina d'urgenza dell'ospedale Maggiore. A trovare il corpo senza vita dell'operatore sanitario è stata la sorella quando nel pomeriggio di venerdì, intorno alle 19, è rientrata a casa. L'Ordine delle professioni infermieristiche: “Ci lascia un collega, un amico, un professionista serio e preparato”

Una foto di repertorio di infermieri in corsia; nel riquadro il presidente Ordine infermieri Pietro Giurdanella

Bologna, 28 settembre 2024 - Un infermiere bolognese di 42 anni, che lavorava alla Medicina d’urgenza dell’ospedale Maggiore, si è tolto la vita nel tardo pomeriggio di venerdì, nella sua casa nel centro cittadino. La vittima è Vincenzo Pirozzi: a trovare il corpo senza vita è stata la sorella quando intorno all’ora di cena è rientrata a casa e ha fatto la tragica scoperta.

Sul posto, oltre all’ambulanza, è intervenuta anche la polizia, che ha avviato gli accertamenti del caso. Pirozzi era un infermiere conosciuto, stimato e amato da tutti, da diversi anni impegnato nel nosocomio bolognese. A dare notizia della morte è stato il sindacato infermieri Fials, che ha espresso cordoglio alla famiglia del collega: "Siamo profondamente addolorati – si legge in una nota – per questa immane tragedia”. Nel ricordare Pirozzi, il sindacato ha anche annunciato l’intenzione di presentare un esposto all'ispettorato del lavoro per denunciare le condizioni di lavoro dei professionisti della sanità.

Proprio su questo punto, l’associazione sindacale – seppur non confermando una correlazione tra quanto successo e i problemi legati alla situazione lavorativa degli operatori sanitari all’interno negli ospedali – ha voluto porre l’accento: "Non sono ancora chiare le motivazioni del gesto estremo, ma sappiamo che i lavoratori dell’ospedale Maggiore sono in continua pressione a causa della carenza di personale, dei doppi turni e dei carichi di lavoro ingestibili. Questo aumenta in maniera esponenziale lo stress da lavoro correlato, che può generare burnout (un insieme di sintomi che deriva da una condizione di stress cronico e persistente, associato al contesto lavorativo, ndr) depressione, ansia ed istinti suicidi». Il cordoglio è arrivato anche dall'Ordine delle professioni infermieristiche di Bologna con il presidente Pietro Giurdanella: “C'è un momento per il dolore e un momento per la valutazione dell'accaduto. Oggi esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia e ci sentiamo scossi come comunità professionale. Ci lascia un collega, un amico, un professionista serio e preparato. Chiediamo a tutti i cittadini e istituzioni di attenzionare il tema e unire le forze per valutare azioni congiunte finalizzate a prendersi cura di chi ci cura”.