
Giulio Bargellini con il sindaco Luca Borsari
Pieve di Cento (Bologna), 22 settembre 2023 - All’età di 91 anni, è scomparso oggi Giulio Bargellini, Cavaliere, fondatore del noto Museo Magi di Pieve di Cento, imprenditore illuminato dando vita all’internazionale Ova, collezionista, filantropo, innamorato dell’arte e pioniere anche in ambito sportivo dando un forte impulso alla nascita dell’Ova rugby e quindi di questa attività sul territorio. Una persona tra i più rilevanti non sono del Bolognese ma dell’intera nazione. “Condivido con tutti i pievesi, e non solo, la triste notizia che ho ricevuto poco fa dalla voce rotta dal pianto di Laura, una delle sue figlie: questa notte, all'età di 91 anni, ci ha lasciati il nostro Cavaliere Giulio Bargellini – è l’annuncio del sindaco di Pieve di Cento (Bo) Luca Borsari - Lo saluteremo insieme il prossimo lunedì alle 15 nella sua e nostra Collegiata. Pieve di Cento perde uno dei suoi figli, un uomo che con il genio di imprenditore e il suo smisurato amore per l'arte ha fatto risplendere Pieve agli occhi dei pievesi stessi e di tutti coloro che hanno imparato ad ammirare la nostra comunità e la nostra storia. Ha saputo portare Pieve in tutto il mondo, ma senza alcun dubbio Giulio portava Pieve nel cuore. Sarà sempre nel cuore di Pieve e dei pievesi, lui e tutto ciò che ha saputo e voluto fare per questo territorio”. Era nato nel 1932 a Pieve, e ha speso la sua vita tra impresa e cultura. Faceva parte in modo chiaro degli imprenditori pionieri che, con intuito e intraprendenza, hanno contribuito al profondo rinnovamento dell’economia italiana nel secondo dopoguerra. Nel 1963 aveva fondato l’azienda G. Bargellini e C., con il marchio OVA (Ohm, Volt, Ampere), diventando velocemente leader nel settore della produzione di sistemi per l’illuminazione di emergenza, e la prima a realizzare un prototipo di lampade con batterie ricaricabili, aprendo questa strada a innovative soluzioni, conquistando il mercato europeo e dando lavoro a tantissime famiglie del territorio. L’azienda ha avuto il Key Award, importante riconoscimento nella comunicazione pubblicitaria, per lo spot Il Maratoneta andato in onda sulle televisioni nazionali e per due anni anche il Gran Premio IMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità) per il contributo offerto alla sicurezza dei prodotti e del mercato. Nel 1999 Bargellini ha poi avuto il premio nel settore “Quality of Life” per l’imprenditore dell’anno, nel 2008 il diploma ad honorem dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e insignito dall’Università degli Studi di Ferrara di una medaglia e di un diploma quale «imprenditore, filantropo e mecenate dell’arte». La sensibilità l’ha portato anche ad intervenire in diversi ambiti, sostenendo progetti in ambito ambientale, sportivo, umanitario. Si ricorda, l’Associazione Reno per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sulla necessità di salvaguardare e bonificare il fiume Reno, in nome del controllo e del rispetto dell’ambiente, le associazioni incentivate da Bargellini ad avviare i giovani alle attività sportive come la Ova Rugby, le numerose iniziative umanitarie, soprattutto in Africa, con interventi a sostegno di bambini, deboli, e malati e container di medicinali, apparecchiature portati personalmente in Kenya, coinvolgendo anche tutto il tessuto imprenditoriale.
Bergellini aveva un amore forte e immenso verso la cultura e l’arte, tanto da collezionare opere, prestando particolare attenzione alla contemporaneità, diventando mecenate ed amico di molti autori, giovani emergenti, e sponsor di progetti espositivi e di numerose pubblicazioni. Sua l’idea di creare il primo museo totalmente privato in Italia, il Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 G. Bargellini, oggi divenuto MAGI’900-Museo delle Eccellenze, inaugurato nel 2000. Ospita la raccolta permanente, affiancata da mostre temporanee ed altre iniziative.
Un museo dedicato ad alcuni dei protagonisti e dei movimenti dell’arte e della cultura visiva tra XX e XXI secolo, che approfondisce tematiche particolarmente care a Bargellini, perché storicamente importanti o inedite, grandi capolavori spesso richiesti da importanti istituzioni, e che, dopo il sisma del 2012 è stato anche un luogo dove custodire però continuando a mostrarle al pubblico, le opere anche di Guercino tolte dalla chiesa ferita e ora ritornate a casa. Una grande storia, la sua, che Bargellini aveva voluto fissare nella realizzazione di un fumetto, una vera e propria grafic novel, che ha voluto dedicare ai suoi nipoti perché “sappiano e ricordino”.