ZOE PEDERZINI
Cronaca

Morto il carabiniere Willy Chirivì, un libro per raccontare la lotta al tumore: “Ho ripensato la mia vita”

Il militare è deceduto due giorni fa, a 43 anni. A luglio aveva scoperto il male. In questi mesi si è dedicato a scrivere la sua autobiografia ‘3vs1’ che uscirà postuma. Domani i funerali a San Giovanni Bosco

William Chirivì all’opera al Reggimento, dove ha realizzato diversi murales

William Chirivì all’opera al Reggimento, dove ha realizzato diversi murales

Bologna, 7 gennaio 2025 – “Questa è una storia vera, la mia, dove decido di raccontarmi e raccontare ai lettori ciò che la vita ha tenuto in serbo per me”. Queste le parole che il carabiniere, appuntato scelto con qualifica speciale William Chirivì, ha affidato alle pagine del suo libro. Un’autobiografia in cui il militare, morto due giorni fa a soli 43 anni, ha voluto raccontare come una terribile malattia gli ha cambiato la vita, mutando anche il modo di affrontare le giornate, le emozioni, con la consapevolezza che queste, forse, sarebbero state le sue ultime parole. Willy ha lottato contro un tumore, che non gli ha lasciato scampo, per cinque mesi che lui, però, ha impiegato per raccontarsi, con il cuore in mano, in ‘3vs1’, il suo libro, che uscirà postumo il mese prossimo. Tre, come le masse che aveva al cervello, uno, lui contro tutto questo. Una famiglia nell’Arma dei Carabinieri. William è nato in provincia di Milano, a Garbagnate Milanese, perché il padre, anche lui nell’Arma, all’epoca era di servizio proprio lì. Chirivì ha, poi, trascorso tantissimi anni in provincia di Lecce, fino a quando, nel giugno 2001, ha deciso di arruolarsi nell’Arma svolgendo il corso alla 1^ Compagnia della Scuola Allievi Carabinieri di Benevento. Nel settembre dello stesso anno è stato trasferito al 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, in qualità di addetto, fino a che non è approdato in quella che, poi, è diventata la sua casa: Bologna. Dal settembre del 2004 è stato in servizio alla 1^ Compagnia del Reggimento carabinieri dove ha svolto attività operativa. Dal 2007 è stato, poi, alla Compagnia Comando e Servizi del 5° Reggimento Carabinieri Emilia-Romagna dove ha svolto servizio, fino alla data del congedo, avvenuto il 18 agosto scorso (a causa della malattia), prima come addetto alla Squadra Vigilanza e Sicurezza; poi al Vettovagliamento della Squadra Servizi; e infine ai materiali (magazzino) della Squadra Servizi.

Pennello in mano, William Chirivì aveva unito il suo lavoro di carabiniere con la sua vena artistica che manifestava con pittura e scrittura
Pennello in mano, William Chirivì aveva unito il suo lavoro di carabiniere con la sua vena artistica che manifestava con pittura e scrittura

La malattia

Nel luglio scorso l’inizio della tragedia, di questo destino beffardo. Chirivì ha iniziato a non vedere bene. Si è recato da un oculista che gli ha immediatamente prescritto alcuni esami. Poco dopo la terribile diagnosi, seguita dall’operazione e, ad agosto, un’emorragia cerebrale devastante. Ma William si è ripreso, con la forza di un leone, per portare a termine i suoi progetti: in primis finire il suo libro. Questo periodo, dalla diagnosi in poi, lo ha definito lui stesso come “un salto in una girandola di sensazioni ed emozioni, che dal 1° luglio ha stravolto le mie giornate, la mia vita e quella di chi mi sta accanto. Il passaggio forzato da una situazione di vita felice a una da ricostruire di sana pianta”.

William Chirivì all’opera al Reggimento, dove ha realizzato diversi murales
William Chirivì all’opera al Reggimento, dove ha realizzato diversi murales

Willy e le sue passioni

Se un Reggimento di oltre 300 persone fosse stato un corpo umano in movimento William ne sarebbe stato un organo vitale, perché è sempre stato colonna portante per tutti. Non solo svolgeva il suo compito con dedizione e convincimento, ma, nel resto del tempo, metteva le sue passioni, molteplici, al servizio di tutti. Da grande amante della cucina ha lavorato nella mensa preparando pasti per i colleghi. E non solo: perché Willy era carabiniere-scrittore, amante delle poesie con cui ha, ad esempio, arricchito alcune stanze della Foresteria del Reggimento. Era anche pittore: tanti i dipinti con cui ha ‘affrescato’ alcune pareti del Reggimento, a partire da quella della mensa, e gli schizzi con cui, giorno per giorno, in questi mesi, ha ‘raccontato’ le sue emozioni e gli stati d’animo. Memorabile anche la caricatura consegnata a Valerio Staffelli, inviato di Striscia la Notizia, durante un suo servizio proprio al Reggimento. Ma non basterebbe un libro per descrivere William Chirivì: sportivo, sorridente, altruista, carabiniere, cuoco, poeta, artista, ma soprattutto padre di famiglia. Negli ultimi anni aveva cambiato ‘settore’ nell’Arma proprio per dedicarsi di più all’amata moglie e alle due figlie di 15 e 11 anni. Le esequie si terranno domani alle 15 in San Giovanni Bosco, in via Dal Monte 14.