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Morte di Michele Merlo, la procura chiede l’archiviazione: “Il medico non ha responsabilità”

Il cantante era morto di leucemia fulminante due anni fa all’ospedale Maggiore di Bologna: non è stato possibile dimostrare se l’artista si sarebbe potuto salvare nel caso il medico di base avesse immediatamente scoperto la malattia

Bologna 5 settembre 2023 – Si va verso la chiusura del caso della morte di Michele Merlo. Il cantante, salito alla ribalta grazie alla partecipazione ad Amici e a X Factor, era morto due anni fa (il 6 giugno era stato il secondo anniversario), a 28 anni, di leucemia fulminante, dopo un ricovero disperato all’ospedale Maggiore di Bologna.

Michele Merlo (foto da Instagram)
Michele Merlo (foto da Instagram)

La Procura di Vicenza, infatti, ha chiesto l'archiviazione del fascicolo. Per i magistrati non è stato possibile dimostrare il nesso di casualità, ovvero se l’artista si sarebbe potuto salvare se il medico di base di Rosà (paese di nascita del cantante), indagato nella vicenda, avesse immediatamente scoperto la malattia. 

Cosa sosteneva l’accusa

Secondo l’accusa, il medico non avrebbe capito che Merlo era stato colto da una leucemia fulminante, fuorviato, forse, dalle parole dello stesso cantante, che lamentava e mostrava una contusione alla coscia che riteneva potesse essere stata provocata durante un trasloco.

Dopo pochi giorni dalla prima visita vi era stata la giusta diagnosi e la corsa a vari pronto soccorsi – tra cui due di Bologna, città dove il ragazzo si trovava perché era ospite della fidanzata, ma per il giovane è stato troppo tardi per qualsiasi cura.