Valsamoggia (Bologna), 5 luglio 2023 – Il mattino la telefonata del Papa, il pomeriggio la lettera di Zuppi. Un congedo doloroso ma colmo di benedizioni e di consolazione ieri a Monteveglio, dove si è svolto il funerale di Giuseppina (per tutti Giusi) Fortunato Gualzetti, mamma di Chiara, la quindicenne del paesino di Valsamoggia uccisa il 27 giugno di due anni fa da un sedicenne ora in carcere.
Doppio lutto per il marito Vincenzo che ieri mattina, a sorpresa, per il tramite del vescovo di Bologna, ha avuto un breve colloquio telefonico con Papa Francesco. Ad accennare alla vicinanza del Papa è stato il parroco don Franco Govoni nell’introdurre la lettera che il presidente della Cei (che due anni fa celebrò la messa al funerale di Chiara), ieri a Roma per incontrare il pontefice, ha indirizzato a Vincenzo (rivolgendosi a lui con il diminutivo di Enzo), a don Franco e a tutti presenti. Durante l’omelia il parroco ha letto la lettera di Zuppi. Ma al congedo sul sagrato è stato lo stesso Vincenzo a confermare la telefonata di Papa Francesco.
«Ho ricevuto la chiamata di Zuppi, che poi mi ha passato il Papa. Ed è stata una cosa sorprendente – racconta –, mi ha lasciato senza fiato. All’inizio mi sembrava un sogno. Ha detto di conoscere la nostra storia e che non ha parole per consolarmi, ma che prega per noi e ci benedice. Pochi minuti che valgono una vita per me, che da settimane vivo come in un incubo".
L’intera comunità del luogo si è stretta intorno ai famigliari e soprattutto a Vincenzo, che in due anni ha perso prima la figlia per morte violenta e poi la moglie (58 anni), alla quale poco più di un anno fa era stato diagnosticato il tumore al fegato che in 14 mesi ha stroncato un fisico già debilitato dal dolore. Un percorso che si è aperto alla speranza e alla luce della fede descritto dalla lettera del vescovo di Bologna letta dal pulpito dal parroco che ha celebrato il funerale affiancato da un sacerdote della comunità dei Fratelli di San Francesco.
Fra i presenti il sindaco Ruscigno, che un mese fa aveva aveva unito la coppia in matrimonio in una cerimonia svolta nell’ospedale Dossetti di Bazzano. Poi il senatore di Fd’I Marco Lisei, i carabinieri che indagarono sul caso, le colleghe maestre, i ragazzi di Radio immaginaria, esponenti della comunità dossettiana, alcuni compagni di scuola e insegnanti dell’istituto alberghiero Veronelli frequentato da Chiara. Poi gli aderenti all’associazione ’L’Arco di Chiara’. Persone che si sono riconosciute nelle parole lette al termine della messa da un’amica e da una collega maestra che ha riferito del desiderio che Giusi aveva di tornare quanto prima a insegnare ai suoi bambini.
Una speranza che si è infranta con la malattia. Brevissimo l’intervento in chiesa del marito Vincenzo che ha semplicemente rivolto un pensiero ai genitori di Michelle Causo, la 17enne uccisa lo scorso 28 giugno da un coetaneo a Primavalle.
«Penso a loro e chiedo al Signore che dia loro la forza per affrontare un dolore così grande", ha scandito tra le lacrime. Al termine del rito la salma di Giusi è stata tumulata al cimitero di Monteveglio a fianco della tomba di Chiara.