Bologna, 14 maggio 2024 - Ciao Olga. Addio alla dolce Signora, meglio alla Professoressa, con la P maiuscola dello Sport. Olga Cicognani aveva solo 72 anni, da alcune stagioni combatteva con il sorriso sulle labbra, scherzando, nella lotta contro quelle malattie che spesso non ti lasciano scampo.
Sapeva scherzare, Olga, come quando agli amici mandava i messaggini “Sono a Villa Orsolina”, quasi fosse un luogo di villeggiatura. Per lei Villa Orsolina era il sinonimo dell’ospedale Sant’Orsola, dove ogni tanto era costretta al ricovero. Ha sempre guardato al futuro con ottimismo, cedendo solo negli ultimi giorni, quando la fatica si è fatta pesante e i messaggini agli amici si sono via via diradati.
La Signora dello Sport e dei libri, perché era la responsabile del Centro Studi Emilia Romagna con annessa biblioteca sportiva dal 1999.
Originaria di Brisighella (Ravenna) era orgogliosissima del suo luogo natio e invitava tutti ad assaggiare il celebre olio. Ma dove non aveva assolutamente rivali era sui libri, appunto. Libri, riviste, documenti, rari o meno. La Biblioteca del Coni, che si trova adesso in via Trattati Comunitari, è cresciuta esponenzialmente, da quando aveva una sala o poco più nei vecchi uffici di via Barberia. La Biblioteca Sportiva di Bologna è così diventata, grazie a lei, la più ricca (di volumi), la più bella, la più fornita.
Infaticabile, gentile, curiosa: Olga aveva curato la Biblioteca come una vera padrona di casa. Accoglieva e cercava nuovi testi, si metteva a disposizione degli studenti nelle ricerche, soprattutto per gli allievi di Scienze Motorie.
Era un faro per il mondo del giornalismo sportivo, perché per approfondire determinate tematiche bisognava passare da lei.
E lei sempre, anche se malata, rispondeva, consigliava, suggeriva.
Aveva curato anche il volume “Bologna Olimpica”, con le biografie di tutti gli atleti bolognesi, o comunque legati alle Due Torri, dai Giochi di Londra ai giorni nostri.
Atleti olimpici e paralimpici: Olga non faceva, giustamente, distinzioni. Sportiva, energica, vulcanica e preparata.
Ecco, forse il mondo del Coni, adesso, deve pensare a lei. La Biblioteca è bellissima, fornitissima. Ma non ha un nome. Chiamare la biblioteca, Olga Cicognani, sarebbe l’omaggio dovuto a una donna che si è sempre battuta per la diffusione dello sport. Ciao Olga, mi mancherai tanto.