REDAZIONE BOLOGNA

Monastero della Visitazione: una cena per farlo rivivere

Trecento ospiti all’evento a Palazzo Re Enzo, tra imprenditori e professionisti: durante la serata, organizzata dalla Fondazione Sant’Orsola raccolti, 46mila euro

La cena è stata organizzata dalla Fonadazione Sant’Orsola a Palazzo Re Enzo

La cena è stata organizzata dalla Fonadazione Sant’Orsola a Palazzo Re Enzo

Bologna, 19 marzo 2025 – Quarantaseimila euro, raccolti in una sola sera, per ridare vita al Monastero della Visitazione. Trecento gli imprenditori e i professionisti che sabato sera hanno risposto alla chiamata della Fondazione Sant’Orsola, prendendo parte alla cena solidale a Palazzo Re Enzo che ha dato il via alla campagna di raccolta fondi per il nuovo progetto. Tra i presenti il senatore Pierferdinando Casini e la consigliera regionale Valentina Castaldini, i presidenti delle fondazioni Rizzoli, Federica Guidi, e Bellaria, Daniele Ravaglia, le direttrici generali di Sant’Orsola, Chiara Gibertoni, e Ausl, Anna Maria Petrini, Gianluca Galletti ed Enrico Postacchini di Ascom."Il Monastero della Visitazione, per oltre due secoli – ha spiegato il presidente di Fondazione Sant’Orsola Andrea Moschetti – è stato un luogo di silenzio e spiritualità, nascosto dietro mura imponenti. Oggi, grazie alla generosità dell’Arcidiocesi e al sostegno del Comune, abbiamo l’opportunità di restituire questo spazio alla comunità, dove l’accoglienza non sarà solo una parola, ma un’esperienza concreta".

Grazie a un video realizzato da Open Project, lo studio di architettura che sta curando il progetto di ristrutturazione dell’immobile, i partecipanti alla cena hanno potuto fare una gita virtuale nel Monastero, che misura 4.500 metri quadrati, e nel grande parco circostante, protetto da mura di cinta alte fino a 8 metri. In quest’oasi di pace e silenzio nel cuore della città sarà realizzata una grande casa di accoglienza per le famiglie che devono affrontare un percorso di cura particolarmente complesso, ma anche uno spazio bimbi per i figli di medici e infermieri. Sono già in cantiere nuove iniziative, oltre la musicoterapia, per gli anziani con Alzheimer e chi se ne prende cura.

Il chiostro, con tavoli e panchine, sarà uno spazio raccolto dove leggere un libro o bere qualcosa insieme mentre tutta la gestione del complesso potrà generare occasioni di inserimento lavorativo per ragazzi con disabilità. La serata – organizzata da 2comEventi – ha visto in cucina gli chef Francesco Carboni, Lucia Antonelli e lo stellato Max Mascia a cui si è aggiunto il maestro Gino Fabbri. A rendere possibile la grande cena solidale è stato il contributo degli sponsor Fabbri1905, La Casona, General Contractor e Ricap. La serata è stata accompagnata da alcuni brani eseguiti dal maestro Valentino Corvino al violino, Claudia D’Ippolito al pianoforte, Sebastiano Severi al violoncello e dall’interprete Roberta Giallo.

“A fronte della mia recentissima investitura – ha concluso il presidente Moschetti – vorrei ringraziare Giacomo Faldella, che rimarrà con noi come presidente onorario: se oggi la Fondazione è qui per presentare a Bologna questo ambizioso progetto è in gran parte grazie al suo impegno e perseveranza. Grazie allo staff e a tutti i volontari che ogni giorno portano avanti i nostri progetti e grazie di cuore a tutti voi per essere con noi: insieme possiamo fare qualcosa di straordinario per la nostra città”.