"La concentrazione di attività commerciali a Casalecchio ci ha imposto di rimodulare, in funzione delle nuove disposizioni anti-Covid, i servizi della polizia locale, anche modificando i turni degli agenti". Lo spiega il sindaco Massimo Bosso che, già lo scorso weekend, con l’entrata in vigore dei limiti della ‘zona arancione’ ha notato "un po’ di confusione tra negozianti e cittadini, che vanno informati, prima che sanzionati".
Sindaco, come fa a evitare la ‘migrazione’ commerciale nel suo territorio?
"La nostra polizia locale, in accordo con le forze dell’ordine, ha riorganizzato e aumentato i servizi, con controlli anche su strada. Per farlo, considerato anche il coprifuoco, chi lavorava di notte ha cambiato il turno, andando a rinfoltire il personale in servizio di giorno. La maggior parte delle attività di controllo interessa le attività commerciali, che attraggono clienti da fuori. Lo scorso weekend è stato il primo banco di prova".
Com’è andata?
"Non tutti avevano ben chiaro chi poteva essere aperto e chi no. E ancora tanti hanno dubbi: al centralino della municipale arrivano circa 200 chiamate al giorno, per avere indicazioni, non solo in merito ai ‘confini’, ma anche sull’ordinanza regionale, con le chiusure del weekend".
Avete avuto richieste anche in quel senso?
"Sì, perché ci sono specifiche non sempre chiare. Ad esempio, Leroy Merlin può essere aperto la domenica e vendere a chi ha partita Iva, per esigenze lavorative. Ma non ai cittadini ‘semplici’ (solo di Casalecchio, però). Sono cose che creano confusione. E che vanno spiegate".