Bologna, 8 aprile 2024 – “Esiste un principio di proporzionalità: se una manifestazione è violenta, la polizia è addestrata a rispondere con i mezzi adeguati, come taser, spray, idranti. Non sono più tollerabili scontri in cui cinquanta agenti finiscono in ospedale, e solo quattro o cinque manifestanti".
A intervenire direttamente su quanto accaduto in questi giorni intorno al caso delle nuove scuole Besta è il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Intervistato dal vicedirettore de il Resto del Carlino Valerio Baroncini durante il convegno ’Una giustizia giusta - Una sfida europea’ organizzato da Fratelli d’Italia con il viceministro Galeazzo Bignami, il senatore Marco Lisei e il candidato alle Europee e capogruppo in consiglio comunale Stefano Cavedagna, il ministro Nordio commenta così i recenti scontri, le proteste e le polemiche legate ai lavori in corso al parco Don Bosco.
"Ben vengano le manifestazioni, ma sempre nel rispetto della legalità. Chi vuole manifestare il proprio dissenso è libero di farlo legalmente, per esempio alle urne. Ma le occupazioni, i cortei non autorizzati e con i partecipanti a volto coperto e con i caschi, sono illegali e da sanzionare". Così, riguardo alle tensioni nate dopo l’arresto di un antagonista membro del comitato Besta da parte dei carabinieri, che hanno utilizzato taser e spray urticante, sottolinea il ministro: "Esiste un principio di proporzione. Se una manifestazione è violenta, ma è composta da persone disarmate, certo le forze dell’ordine non possono sparare col mitra. La polizia è però addestrata a usare gli strumenti di cui è dotata in modo proporzionato, come anche il taser, lo spray urticante o gli idranti".
Anche Cavedagna interviene sulla questione: dopo avere ribadito la propria solidarietà alla cronista del Carlino insultata dai manifestanti e ai tre carabinieri rimasti feriti durante l’arresto di venerdì scorso, specifica: "Il governo Meloni non ha mai impedito a nessuno di manifestare. Ci sono stati però due pesi e due misure da parte del sindaco Lepore, che si è accanito non contro i manifestanti ’radicali’ che occupano il parco, ma contro coloro che chiedevano di non abbattere degli alberi. Invece in vicolo Bolognetti c’è un centro sociale molto vicino a Lepore che sta occupando abusivamente un immobile. Rispetto a questo, non si è sentita da parte sua nemmeno una parola".
Nel corso del convegno si è parlato inoltre di riforme e tempi della giustizia, di Europa e di Ddl Nordio. Affidate al senatore Lisei le conclusioni:"Noi parlamentari ci troviamo in una posizione difficile. Da un lato ascoltiamo i cittadini che ci chiedono di alzare le pene per tantissimi reati, dall’altro seguiamo il principio garantista, per esempio eliminando reati che richiedono molte energie e cui seguono processi lunghi e dispendiosi, ma portano a pochissime condanne e con pene minime, come quello dell’abuso d’ufficio. Sono interventi che magari i cittadini percepiscono poco, ma liberano tante energie investibili poi nel perseguire reati come quelli di strada, che danno particolarmente fastidio e incutono timore".