DONATELLA BARBETTA
Cronaca

Mille interventi col robot in 2 anni

Jovine (Sant’Orsola e Maggiore): "Risultato importante perché ottenuto nel periodo della pandemia". E al Rizzoli c’è Excelsius, Gasbarrini: "Una rivoluzione"

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di Donatella Barbetta

Chirurgia a due velocità: da una parte la pandemia ha rallentato le sedute programmate – solo a giugno scorso erano 4mila, tra Ausl, Sant’Orsola e Rizzoli, gli interventi in attesa di classe B, con tempi che prevedono il ricovero entro 60 giorni – dall’altra ci sono operazioni che non si fermano. Elio Jovine, direttore della Chirurgia generale A del Sant’Orsola con sede al Maggiore, fa i conti: "In due anni siamo arrivati al traguardo di 1.001 interventi fatti con il robot Da Vinci, 596 fatti nell’urologia di Sergio Concetti dell’Ausl, 276 di chirurgia generale e urgenze guidata da me e 129 di chirurgia toracica di Piergiorgio Solli, queste due ultime specialità rientrano nell’Irccs. È un traguardo importante, non sono molti i centri che possono vantare questi risultati, soprattutto nel periodo Covid. Tra i vantaggi di questi interventi, la minore invasività dell’atto chirurgico".

Al Maggiore, è stata aumentata da ieri l’attività chirurgica programmata per alcune specialità: "Sono stati già eseguiti tre interventi di chirurgia toracica", precisa Lorenzo Roti, direttore sanitario dell’Ausl.

Anche il Rizzoli conferma la vocazione all’innovazione. ’Excelsius è un robot chirurgico con un cuore umano, quello dei Filomena Calabrese (madre di una paziente, ndr) che ce lo ha donato’: sono le parole scritte su una targa affissa sul macchinario appena arrivato all’Istituto ortopedico. "Operare con il robot Excelsius è come avere nel corpo del paziente un navigatore che indica il percorso più breve e sicuro: è una rivoluzione – spiega Alessandro Gasbarrini, direttore della Chirurgia vertebrale oncologica del Rizzoli –. Nel primo intervento ho rimosso un tumore dalla quinta vertebra lombare di un uomo e ho potuto sperimentare i vantaggi del robot: il tempo chirurgico si riduce e aumentano l’accuratezza e la precisione, così si ha un recupero più rapido e calano anche i giorni di degenza. Inoltre, prima dell’intervento si può programmare lo svolgimento dell’operazione".