Chiara Barin
Chiara Barin
Cronaca

Mihajlovic sarà cittadino onorario di Bologna. "Grande orgoglio"

Approvata la delibera in Consiglio. Il riconoscimemento per i meriti sportivi e per il coraggio dimostrato nell'affrontare la leucemia. La cerimonia in autunno

Sinisa Mihajlovic, sì del Consiglio comunale di Bologna alla cittadinanza onoraria (Ansa)

Sinisa Mihajlovic, sì del Consiglio comunale di Bologna alla cittadinanza onoraria (Ansa)

Bologna, 27 luglio 2020 - Il Consiglio comunale ha assegnato la cittadinanza onoraria a Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna Football Club. Una decisione che era stato già in qualche modo avallata, alla quale mancava però il voto in aula. L'ok è arrivato nell'ultima assise a Palazzo d'Accursio prima delle ferie estive, con 26 voti a favore e 3 contrari.

"Diventare cittadino onorario di Bologna è motivo di grande orgoglio", ha commentato il tecnico rossoblù. "Questa è la seconda cittadinanza che ricevo dopo quella di Novi Sad, ma per me che sono serbo - dichiara ancora il mistero sul sito del club - diventare cittadino di una città italiana è un grande onore. Bologna è un'eccellenza di questo Paese, una città universitaria e una delle più belle d'Italia. Spero di dare sempre il buon esempio e di onorare il nome di Bologna in ogni momento".  

La prima proposta era partita lo scorso anno (a dicembre) da Gian Marco De Biase, consigliere comunale di Al Centro Bologna, ed era stata avallata da buona parte delle opposizioni e dal Pd.

Tra i dem invero qualche mugugno c'era stato, ma tutto è stato ricomposto. Mentre le più forti perplessità erano state manifestate da Amelia Frascaroli (Città Comune) ed Emily Clancy (Coalizione civica), che infatti hanno votato 'no' assieme a Dora Palumbo (Gruppo Misto). Niente unanimità quindi per l'allenatore rossoblù cittadino di Bologna. Almeno in consiglio comunale.

L'onorificenza, queste le motivazioni, è stata assegnata all'ex calciatore serbo per "il legame che ha costruito con la citta' nell'ultimo anno, dopo aver rivelato di avere la leucemia,e per l'esempio che ha dato nell'affrontare la malattia. Esulta il centristra Gian Marco De Biase. "Quest'uomo ci ha fatto riflettere - ha affermato De Biase - perché durante la malattia non solo ha saputo mostrare l'immagine di chi non abbandona mai la speranza, ma ha sottolineato come non ci si deve ergognare di avere paura, senza pero' perdere la voglia di vivere. Ma la cosa che ha colpito di più sono state le sue dichiarazioni, in cui affermava di sentirsi un fratello e figlio di Bologna. E noi ci abbiamo creduto, perché Bologna è così: una signora città che ti accoglie a prescindere da orientamenti, personalismi e coloripolitici".

Di diverso avviso le tre consigliere contrarie. Lo strappo. anticipato già in commissione, resta legato alle posizioni espresse da Mihajlovic in passato sulla guerra nell'ex Jugoslavia. Ma non solo. "Con disappunto e dispiacere - ha detto in aula la Frascaroli - si è ritenuto più importante mandare avanti il riconoscimento a Mihajlovic, senza nulla togliere a lui, e non accelerare la delibera per la cittadinanza a Patrick Zaki, le cui vicende  giustificano un tempo accelerato anche per tenere alta l'attenzione sulla sua situazione". 

Contenta per il riconoscimento all'allenatore del Bologna calcio è anche la senatrice (e consigliera comunale) della Lega, Lucia Borgonzoni. "Orgogliosa di essere, da oggi, concittadina di Sinisa Mihajlovic - ha commentato la Borgonzoni - merita questo riconoscimento per l'impegno che profonde per promuovere la nostra città. Sinisa, ancor prima di essere un grande allenatore, è un grande uomo, che ha affrontato con coraggio una malattia terribile e che, pur in momenti di grande difficoltà, non ha mai smesso di pensare alla sua squadra, a Bologna, ai bolognesi. Il riconoscimento di oggi è anche un modo per dirgli grazie. E mi auguro che questo metta fine anche alle polemiche: Sinisa ama la città ed e' un esempio per tutti noi, lo ha dimostrato nei fatti. Un grande 'acquisto' per Bologna e i bolognesi", chiosa la leghista.