MASSIMO SELLERI
Cronaca

Migliaia in processione. Il cardinale Zuppi apre la porta santa:: "Credere nella speranza"

Il corteo dalla basilica di San Petronio alla cattedrale di San Pietro ha aperto le celebrazioni per il Giubileo nella nostra città "Dobbiamo passare dal fatalismo alla fiducia, dalla paura all’amore".

Il corteo dalla basilica di San Petronio alla cattedrale di San Pietro ha aperto le celebrazioni per il Giubileo nella nostra città "Dobbiamo passare dal fatalismo alla fiducia, dalla paura all’amore".

Il corteo dalla basilica di San Petronio alla cattedrale di San Pietro ha aperto le celebrazioni per il Giubileo nella nostra città "Dobbiamo passare dal fatalismo alla fiducia, dalla paura all’amore".

Il mondo ha fame di fiducia nel futuro e Bologna non fa eccezione. Ieri pomeriggio, il cardinale Matteo Zuppi ha aperto anche in arcidiocesi l’anno santo all’interno del quale si dipanerà il Giubileo della speranza indetto da Papa Francesco ed è bastata una semplice convocazione ai fedeli per far sì che la Basilica di San Petronio di riempisse in un batti baleno con le persone rimaste fuori che hanno affollato piazza Maggiore. In tutto, saranno state almeno quattromila persone ad assistere a tutto l’evento. È la forza di una speranza che non promette nulla di illusorio e tiene tutti con i piedi per ben ancorati a terra.

"La speranza è molto diversa dal fatalismo – ha spiegato l’arcivescovo – per cui non dipende mai da me e finisco per vivere come viene fino a diventare nichilista e a non credere più a nulla. La speranza è umile, concreta, amabile e si affida sempre alla provvidenza che valorizza il meglio che ognuno ha perché ha sempre bisogno della nostra responsabilità e di tutto il nostro cuore. L’ottimismo scompare al primo problema, l’egoismo ci fa credere di star bene con il possesso o la prestazione, ma solo la speranza ci riempie di gioia perché ci fa vedere oggi il nostro domani e vivere già oggi il nostro futuro".

Attraverso una processione dalla basilica di San Petronio si arriva alla cattedrale di San Pietro. La Chiesa esce e si mette in cammino con Zuppi che, mutuando la bolla di indizione scritta dal pontefice, dà ai bolognesi i compiti da svolgere quotidianamente perché questo giubileo sia davvero un pellegrinaggio di cambiamento.

"Il Papa ci ha indicato il percorso in questo anno santo: visitare i detenuti, visitare gli ammalati perché le loro sofferenze possano trovare sollievo nella vicinanza di persone che li visitano e nell’affetto che ricevono. E poi prenderci cura dei giovani con rinnovata passione e fare lo stesso con i migranti perché le loro attese non siano vanificate da pregiudizi e chiusure e siano garantiti la sicurezza e l’accesso al lavoro e all’istruzione. Segni di speranza spettano anche agli anziani, valorizzando il tesoro che sono, non con supponenza e pietismo, ma con l’amore e la benevolenza che sa vedere la ricchezza di ognuno. Ne sono pieni, ma vengono lo stesso scartati".

Anche la cattedrale è gremita di fedeli. Per l’occasione è stato chiesto a tutte le parrocchie di sospendere le funzioni del pomeriggio per vivere insieme questo momento. Alla funzione ha partecipato anche il sindaco Matteo Lepore, che lo stesso Zuppi ha ricordato essere anche il sindaco metropolitano e, quindi, di rappresentare tutto il territorio petroniano, il nuovo prefetto Enrico Ricci e il senatore Pier Ferdinando Casini.

"La speranza non ha tutte le risposte subito, ma vede quello che c’è ed è nascosto e può diventare possibile se lo cerchi e lo costruisci pagandone il prezzo rischiando anche di passare per matti come quando cerchi la pace e c’è la guerra o quando cerchi il perdono e c’è l’odio. La grazia del Giubileo è proprio questa: dalla rassegnazione si passa alla speranza, dal fatalismo alla fiducia, dalla paura all’amore, dall’amarezza che confonde tutto con il grigio alla gioia di incontrare l’altro, di rendere familiare lo straniero e di realizzare segni di futuro nella terra perché diventino pezzi del cielo".

Dall’apertura dell’anno santo l’ingresso in cattedrale equivale all’attraversamento della porta santa della Basilica di San Pietro situata nella Santa Sede, ed è possibile ottenere l’indulgenza plenaria seguendo il cammino di conversione spirituale richiesto e indicato anche nella bolla di indizione del Giubileo.