Cinquant’anni e non sentirli. Festa grande ieri a Medicina per il primo mezzo secolo di attività dello Scatolificio Medicinese, punto di riferimento su scala nazionale nel settore del packaging e fiore all’occhiello del tessuto produttivo emiliano. Così l’azienda di via San Vitale Ovest ha spalancato le sue porte a tanta gente per rinverdire le tappe di un percorso di successo e raccontare a tutti il proprio impegno per una produzione che strizza l’occhio alla sostenibilità. Il segreto? Mettere sempre al centro le persone, il territorio e l’ambiente. Una storia partita nel 1974 dal sogno dei fratelli Ezio, Gaetano e Maurizio Tullini e dal 2017 ben salda nelle mani di Andrea e Cristina Tullini.
Una realtà da 52 dipendenti negli 8mila metri quadri di fabbrica: "Quello che da sempre ci spinge a fare impresa è il cuore – raccontano Andrea e Cristina –. Esistiamo nel nostro lavoro per contribuire al benessere di tutte le persone coinvolte: collaboratori, clienti e fornitori. E anche della nostra comunità con scelte responsabili nei confronti del territorio in cui operiamo". Scatole personalizzate, studio di soluzioni creative per imballaggio in carta e cartone ondulato e la specializzazione nella stampa flessografica. Una macchina perfetta, con 20 milioni di metri quadri di cartone stampato in un anno, che non ha mai perso di vista i valori genuini delle origini. La festa dei 50 anni, a cui hanno preso parte anche diverse autorità, ha messo tutti d’accordo: dagli spettacoli teatrali e di burattini per i più piccoli alle note del pianista Danilo Rea riecheggiate pure nel centro storico di Medicina. Cena spettacolo con lo scrittore Corrado Peli e altri artisti del territorio senza dimenticare quei momenti creativi gratuiti che, nelle scorse settimane, hanno fatto conoscere a tutti il mondo del cartone ondulato.
Mattia Grandi