Molinella (Bologna), 27 ottobre 2021 - "Sono venuta qui da Baricella. Di solito il pieno lo faccio a Castenaso dove lavoro, ma il metano è schizzato a un euro e mezzo al litro. Così, quando posso vengo qui. E risparmio 10/12 euro a pieno". Lisa Antinori è una dei tanti pellegrini del metano che, nelle ultime settimane, stanno affollando Molinella. Da quando il prezzo del carburante è schizzato alle stelle, con rincari in doppia cifra che l’hanno portato a costare fino a due euro, tre distributori resistono sotto l’euro. E tutti e tre sono a Molinella. Il più economico è quello di Enercoop, che vede i prezzi fissati a 0,949 euro e quindi attira la signora Lisa qui. Seguono, a 0,999 euro, Reno Gas Energy e La Palazzina. Numeri che, due mesi fa, sarebbero stati nella media. Oggi, invece, il prezzo medio a livello nazionale, secondo le elaborazioni di Quotidiano Energia, va da 1,593 a 1,891 euro al litro. Con punte massime di due euro. E così i tre distributori diventano mete di un pellegrinaggio da tutta la zona, come se applicassero prezzi di un altro Paese.
Metano auto, le associazioni: "L'aumento per ora non si ferma" - Prezzo metano auto, la stangata in Emilia Romagna "Al pomeriggio qui si crea una fila che arriva fino alla rotonda", raccontano gli operatori dell’Enercoop di via degli Alpini. In molti casi, è gente che si è messa in marcia dopo aver controllato le tariffe sull’Osservaprezzi del Mise. "Riceviamo telefonate che chiedono se il prezzo è vero. Il ‘metanaro’ è molto sensibile al prezzo e disposto a spostarsi", spiega Sandro Sandretti, di Reno Energia. Su come sia possibile che in un fazzoletto di terra si raccolgano i tre distributori più economici della provincia, giocano più fattori. In parte conta la tempistica dei contratti e in parte l’inevitabile concorrenza fra tre operatori che offrono lo stesso servizio in un territorio di 15mila abitanti. "La nostra politica è quella di essere i più competitivi nell’area di mercato in cui operiamo. In questo caso specifico, per il metano usufruiamo di contratti fatti l’anno scorso per il 2021", spiega Sandretti. "Noi riusciamo a tenere il prezzo basso perché abbiamo rinnovato il nostro contratto al momento giusto, prima del boom. E quindi sì, è successo che ci sia chi chiama e ci chieda i prezzi. Se poi vengono, non lo so", racconta Michelangelo Lunghi, che con la famiglia gestisce il distributore di metano ‘La palazzina’ di via Provinciale inferiore. Anche il distributore di Reno Gas Energy, che eroga metano dal 2018, fa i conti con la vicinanza di diversi concorrenti: "La bolla di prezzo che si è venuta a creare ritengo rispecchi l’esigenza di mantenere la propria clientela, così faticosamente acquisita – commenta Licia Balboni, vicepresidente di Reno Gas Energy srl e past president di Federmetano -. Il prezzo applicato alla pompa segue certamente il costo della materia prima che è quadruplicata in questo ultimo periodo. Esistono poi diverse e varie modalità contrattualistiche che ciascun imprenditore è libero di scegliere nel tempo e che possono portare a una enorme differenza sui costi di acquisto dai trader". L’auspicio per il futuro è "un rapido rientro della bolla speculativa sul prezzo del gas naturale a cui tutto il mercato Ue è soggetto". Nel frattempo, le code in direzione di Molinella continuano.