Il personaggio di Messalina ha attraversato i secoli. Tra storici antichi, film moderni e chi più ne ha più ne metta, è diventata una figura proverbiale. Non certo in senso lusinghiero. Eppure, chi di storia se ne intende – ed è questo il caso di Francesca Cenerini, docente di Storia romana nonché coordinatrice del corso di dottorato in Storia culture civiltà all’Università di Bologna –, ci dà ora una visione tutta nuova sulla famigerata moglie dell’imperatore romano Claudio. E se non fosse la ’meretrice’ che le fonti ricordano? Se gli imperatori succeduti a Claudio in primis, e gli storici latini poi, possano averne alterato la memoria per celare un suo ruolo ben più pericoloso alla corte imperiale, quello cioè di figura politica e addirittura congiurata contro il suo stesso marito? E liquidare una donna ’in carriera’, specie se politica o di rilievo pubblico, accusandola di "avere facili costumi", non è una dinamica poi così remota, duemila anni dopo... Cenerini lo racconta nel suo libro ’Messalina. Leggenda e storia di una donna pericolosa’, edito da Laterza.
Professoressa, Messalina ci è stata tramandata da sempre come la donna sfrenata, addirittura come ’prostituta imperiale". Lei ci dice che non è così...
"Il senso del libro è proprio questo: sì, Messalina, moglie di natali nobilissimi dell’imperatore Claudio e messa a morte poco più che ventenne nel 48 d.C., è stata tramandata dagli storiografi come ’meretrix augusta’, prostituta imperiale. Ma dobbiamo subito porci una domanda: come mai tutte le Augustae, le imperatrici romane, sono duramente criticate dagli storici più importanti, Tacito, Svetonio, Cassio Dione, persino da Plinio il Vecchio? Sempre denigrate allo stesso modo, con il leitmotiv della condotta sessuale immorale. È quantomeno irrealistico".
Perché, allora?
"Prima di tutto, con il principato le Augustae assumono un ruolo mai visto prima: quello di partorire il futuro imperatore. Così, chi è ostile all’impero è ostile a loro, nel loro ruolo fondamentale di madri. E chi vuole attaccare l’imperatore, attacca sua madre: Agrippina Maggiore è orrenda per avere generato Caligola, e Agrippina Minore per avere generato Nerone. Ma guardando più a fondo, si nota che viene liquidata come prostituta ogni impertrice o donna di spicco che abbia avuto un pensiero politico autonomo: Claudia Livia Giulia, sorella dello stesso imperatore Claudio, che congiurò con ’l’amante’ Seiano; Agrippina Minore, madre di Nerone; appunto Messalina. Il loro ruolo politico viene così negato dietro i peggiori insulti. Non troppo distante da quello che succede ancora".
Ma cos’ha fatto Messalina di così grave per essere ancora infangata dopo duemila anni?
"Credo sia stata il cuore di una congiura pericolosissima, l’ultima congiura aristocratica che l’imperatore Claudio ha faticato molto a reprimere. Perciò bisognava declassarla a ninfomane assassina, perché il popolo non percepisse il pericolo che il potere aveva corso a causa sua. Una leggenda nera, poi perfezionata dal suo successore Nerone che, ricordiamoci, di Messalina fece uccidere i due figli, l’erede al trono Britannico e la sua prima moglie Ottavia. E gli conveniva che si pensasse che avesse eliminato una stirpe mostruosa, da lei discendente. Il capro espiatorio perfetto".
Svilire una donna puntando sulla sfera privata non è prassi rimasta ferma a duemila anni fa.
"Oggi è uguale: le donne che hanno un ruolo sgradito vengono subito valutate secondo gli stessi criteri di Tacito e Svetonio". Insomma Messalina alla luce di queste analisi, è più attuale che mai.