REDAZIONE BOLOGNA

Merola invita al dialogo: "Assurdo raccogliere firme. Serve un piano condiviso"

"Sui minori stranieri non accompagnati bisogna uscire dalla propaganda. Stabilire per decreto che va appurata l’età, quando tutti sappiamo che non è possibile da un punto di vista medico e scientifico, serve solo a rassicurare gli elettori. Sarebbe più opportuno, invece, applicare la legge Zampa (la numero 47 del 7 aprile 2017, ndr), che stabilisce come ai Comuni servano risorse e personale dedicato ai minori". L’ex sindaco Virginio Merola, oggi deputato piddì, spiega la propria ricetta su quella che non considera "un’emergenza, ma un fenomeno strutturale". E, su Villa Aldini, chiosa: "Il Comune ha sempre lavorato con prefettura e questura senza interferenze, senza ad esempio un esponente politico che raccoglie firme".

Nessun’emergenza, dunque?

"Siamo un Paese in difficoltà: lo sappiamo. Da anni le forze politiche non trovano una prospettiva comune: il fatto che la maggioranza di governo rinneghi la propria responsabilità nei fatti la dice lunga...".

Di cosa c’è bisogno a livello nazionale?

"Superare la legge Bossi-Fini, aprire canali d’ingresso legali e corridoi umanitari, un piano per l’integrazione, che non è mai stato fatto. Poi occorre anche pensare come cambiare il regolamento per rendere obbligatoria l’accoglienza in tutti i Paesi dell’Unione Europea".

E sui Centri per il rimpatrio? Il questore ha detto che ne serve uno sotto le Torri.

"Sono strutture che hanno dimostrato il proprio utilizzo: su 120mila ingessi, i rimpatri sono stati 4mila. La premier ha usato il termine ‘Piano Mattei’, ma in realtà abbiamo bisogno di piano di cooperazione e sviluppo, di partenariato come ripete la stessa Meloni, malgrado Salvini. Avverto la necessità come parlamentare, pur essendo all’opposizione, di trovare un terreno di convergenza. Le nostre e proposte non sono prendere e lasciare, ma ragionare e condividere. Forse sono abituato troppo bene con Bologna...".

Francesco Moroni