Bologna, 7 giugno 2023 – "Le immagini che abbiamo visto in tv sono scioccanti e per questo, se possiamo essere utili, ci siamo" assicurano Federico Mercuri e Giordano Cremona, in arte Merk & Kremont, parlando della loro partecipazione a ’Oltre le Nuvole’, domani al Sequoie Music Park. "Alcuni nostri amici sono stati toccati dall’alluvione e ci sembrava doveroso aiutare prendendo parte a questa iniziativa, che può rivelarsi molto utile". Mercuri-Merk e Cremona-Kremont sono due tra i maggiori dj della scena dance internazionale oltre che producer di successo con una girandola di collaborazioni che spazia da Ghali a Gianluca Vacchi, da Rovazzi alle Paola & Chiara di ’Furore’.
Nel 2014, grazie anche alla partecipazione a Tomorrowland, siete arrivati al 94° posto della classifica di DJ Mag, vera e propria bibbia della dance. Per altri tre anni siete rimasti nei primi 150 posti. E poi?
"Abbiamo deciso di abbandonare la narrativa di quel tipo di classifica smettendo di spronare i fans a votarci perché la nostra attività non è fatta solo di consolle, ma anche di produzioni. E poi ci sembrava di essere tornati al tempo in cui chiedevamo agli amici di entrare nella nostra lista della discoteca".
Cosa pensaste quando Avicii, poco prima di lasciarci, vi chiese di rimissare la sua ’Without you’?
"La richiesta ci arrivò mentre eravamo in tour in Giappone. Il contratto prevedeva tre giorni per fare tutto: prendere o lasciare. Così, appena arrivati a Malpensa, ci precipitammo in studio senza neppure passare da casa. E dopo due giorni di lavoro senza respiro volammo a Cipro per un altro impegno".
Ma il fenomeno Rovazzi ve lo siete mai spiegato?
"Fabio è una persona intelligente, che sfrutta molto bene i mezzi di cui dispone. Quando gli chiedemmo di girarci il video di ‘Get get down’ ci chiese in cambio di fargli una base. Aveva in mente il claim ‘andiamo a comandare’ e da quella nostra base tirò fuori, assieme a Danti, il successone che conosciamo. All’inizio quel pezzo non avrebbe voluto nemmeno pubblicarlo, temendo il flop".
Mica male.
"Una citazione di ‘Get get down’ l’abbiamo nascosta, come ‘Easter egg’, pure in ‘Good times’ di Ghali, un pezzo che interiorizza molto bene la nostra vena funky".
Giordano, lei è figlio di Raul Cremona. Cosa dice papà del suo lavoro?
"È molto orgoglioso, mi ha spinto a studiare musica fin da bambino. Se la cava bene con la chitarra e ancora oggi mi chiede d’imparare a suonarla facendomi sentire i suoi riff. Le nostre famiglie apprezzano molto il nostro lavoro, anche se non sono sicurissimo abbiano un’idea chiara di quel che facciamo".
Ha mai pensato di mettere in un pezzo un suo riff?
"Raul suona bossanova, è un po’ lontano dal nostro genere. Però si potrebbe fare. Il problema è che lui in studio è molto, troppo, indisciplinato".
Avete scritto l’aspirante inno nerazzurro ’Noi siamo l’Inter’, ma la società ha poi puntato su quello di Pezzali e Cecchetto.
"In ballo c’era la nostra squadra del cuore, lavorare al pezzo è stato molto emozionante. Abbiamo coinvolto pure Eddy Veerus (cugino di Cremona e voce maschile de Il Pagante, ndr) e il fatto che quasi tutti i giocatori, Lukaku in testa, l’abbiano condiviso sui social assieme a tantissimi fans ci soddisfa moltissimo".
Chi ha l’ultima parola sui vostri brani?
"Il giudizio della nonna di Cremona è molto importante, capisce subito se il pezzo funziona o no. Anche se ultimamente è focalizzata sui concorrenti di ‘Amici’ e questo finisce per sviare un po’ le cose".
Con chi vi piacerebbe collaborare?
"Con Justin Bieber. Ha una voce pazzesca e in questi anni s’è fatto pure una credibilità".