REDAZIONE BOLOGNA

Covid, Medicina anatomia di una zona rossa: la video inchiesta del Carlino

Oggi l’anticipazione, martedì l’intero filmato: al centro la comunità di Medicina dal 2020 a oggi tra storie ed emozioni

Rspadori intervistato da Valerio Baroncini nella video inchiesta

Bologna, 12 marzo 2021 - Sarà pubblicato martedì 16 marzo su www.ilrestodelcarlino.it/medicinazonarossa (e sui canali social e YouTube del nostro giornale) la video inchiesta ‘Medicina - Anatomia di una zona rossa’ a cura di Valerio Baroncini e Arnaldo Liguori.

La video inchiesta esce a un anno esatto dalla chiusura in zona rossa del centro di Medicina, città alle porte di Bologna e della frazione Ganzanigo. Come accadde a Codogno e Vo’ Euganeo. Ora, per effetto della terza ondata, la comunità medicinese si trova nuovamente in zona rossa.

Attraverso interviste esclusive a parenti delle vittime, medici, rappresentanti delle istituzioni e sopravvissuti al virus, la video inchiesta ricostruisce i giorni difficili della chiusura del 2020 fino ad arrivare alle restrizioni attuali. Un modo per ricordare chi è rimasto dietro di noi, le vittime, le aziende che hanno chiuso, ma anche per capire come far scattare la ripartenza vera.

"Abbiamo voluto raccontare Medicina attraverso i volti, gli occhi e le emozioni dei suoi protagonisti, per trasformare il dramma di una comunità in quello di tutti – dicono gli autori –. Un diario collettivo che punta alla rinascita".

Esattamente un anno fa il nosstro giornale raccontava le prime vittime del focolaio di Medicina, nato tra il centro sociale Medicivitas, il centro Canova e una corale. Francesco Nanni e Luigi Balduini, 77 e 87 anni, frequentavano il centro Medicivitas, erano conosciuti e stimati. Nanni era vicepresidente del Medicivitas stesso ed era un simbolo della pallacanestro Medicina. Balduini, muratore, aveva svolto volontariato e sistemato gratuitamente la struttura.

La storia di Balduini sarà una di quelle al centro della video inchiesta. Insieme con lui anche il sindaco di Medicina Matteo Montanari, che poco dopo l’elezione si trovò davanti a una delle scelte più difficili nella vita di un amministratore. In quel giorno, il 16 marzo 2020, si contavano già 9 morti, 74 positivi e oltre 100 in isolamento. Numeri purtroppo non dissimili da oggi, quando però tutta l’area metropolitana bolognese è in rosso.

red. cro.