Bologna, 18 dicembre 2024 - "Ferme in Emilia-Romagna 171 sale operatorie su 208, sono dati appena arrivati". Matteo Nicolini, presidente regionale di Aaroi-Emac, legge la comunicazione e immediatamente scatta l'applauso dei professionisti presenti all'assemblea.
"Sono numeri che fanno paura e se chiedete se siamo contenti rispondiamo 'no'. Ma noi protestiamo perché rimanere passivi e zitti di fronte al continuo sgretolamento del Servizio sanitario nazionale ci renderebbe complici. La manovra finanziaria in discussione è l’ennesima prova del non voler investire in sanità pubblica e negli operatori che vi lavorano. Oggi il 40% dei nostri colleghi è contingentato e garantisce urgenze ed emergenze sanitarie negli ospedali e nei mezzi di soccorso, ma questo non ci impedirà di dimostrare incisivamente lo sdegno che stiamo vivendo e con il blocco delle attività chirurgiche in elezione faremo sentire la nostra voce".
Nella sala di Zanhotel si sono dati appuntamento medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari di Aaroi-Emac, Fassid (Federazione Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr), Fvm e Cisl Medici: hanno incrociato le braccia bloccando le prestazioni ospedaliere e territoriali, comprese quelle della filiera alimentare. “La Cisl Medici – aggiunge Massimo Dall'Olio, segretario regionale – pur rimanendo aperta al dialogo e alla contrattazione ritiene insufficienti le risposte del Governo alle richieste di modifica della Legge di bilancio 2024 presentate ai vari tavoli in questi mesi di confronto".