MONICA RASCHI
Cronaca

Medici e servizi, allarme rosso: "Così la Sanità pubblica muore". Bonaccini chiede investimenti

"Il rapporto tra spesa e Pil cala ancora. Il governo dica chiaramente se vuole puntare sul privato". Italia fanalino di coda in Europa. "Bisogna risalire la china, servono quattro miliardi l’anno in più"

Bologna, 8 agosto 2023 – "La sanità pubblica è in grave sofferenza. Siamo arrivati alla prova della verità: il governo ci dica che intenzioni ha". L’appello di Stefano Bonaccini non è solo per l’Emilia Romagna di cui è presidente, ma per il sistema sanitario di tutto il Paese, facendosi forza anche delle parole pronunciate di recente dal ministro alla Salute, Orazio Schillaci, che sottolineavano la necessità di maggiori fondi alla sanità pubblica.

Il governatore Bonaccini chiede investimenti per la sanità
Il governatore Bonaccini chiede investimenti per la sanità

Una preoccupazione, quella di Bonaccini, che segue l’analisi delle previsioni di spesa sanitaria per l’anno 2023 e per il triennio 2024-2026 effettuate dal governo: il rapporto spesa sanitaria Pil nel 2023 scende al 6,7% rispetto al 6,9 del 2022. Il calo prosegue portandosi al 6,3% nel 2024 al 6,2 nel 2025 e 2026.

"Da parte nostra abbiamo proposto che si riporti al 7,5% il rapporto tra Pil e spesa pubblica in sanità, nel prossimo quinquennio a partire dall’anno in corso. Un aumento di quattro miliardi l’anno, esattamente come afferma Schillaci – fa notare Bonaccini tramite Facebook –. Altrimenti il rischio sarà quello di una sanità pubblica sempre più impoverita a favore di quella privata. Non si può addebitare a questo governo ogni problema che riscontriamo oggi in sanità – ammette – ma questo esecutivo ha imboccato la strada peggiore: nei prossimi tre anni, il rapporto tra Pil e spesa pubblica in sanità scenderà addirittura al 6%, tra i peggiori tra i paesi dell’Unione europea, con il conseguente smantellamento del sistema sanitario nazionale pubblico e universalistico".

Guardando al rapporto tra quella che è la spesa in ambito sanitario e il Pil (la ricchezza derivante dai beni e servizi prodotti dalle imprese e dai lavoratori di ogni Paese, ndr), per quanto concerne l’Europa, l’Italia è dietro alla Spagna, che ha un rapporto spesaPil pari al 7,8%, alla Francia con il 10,3, alla Germania dove è del 10,9, all’Austria che sale all’11,4%.

"Sia chiaro che se il disegno del governo è questo, allora abbiamo il dovere di batterci con ogni nostra forza ed energia – annuncia il presidente Bonaccini – perché non possiamo tollerare che il diritto alla salute venga garantito solo in base al portafoglio che si possiede e non invece in modo universalistico, indipendentemente dal reddito di ogni cittadino. Si tenga conto che il governo Conte due e il governo Draghi, indipendentemente dai giudizi di ognuno, incrementarono il fondo sanitario nazionale di dodici miliardi di euro in tre anni, ma quelle risorse servirono, purtroppo solo in parte, a contrastare la drammatica pandemia, in particolare nel 2020 e 2021, oltre a fronteggiare la grave crisi energetica ed il conseguente aumento spropositato di bollette".

Critiche dalle opposizioni in Regione: "Bonaccini guardi al bilancio sanitario della regione, in rosso da diversi anni", così Marta Evangelisti, capogruppo di Fd’I, mentre per Valentina Castaldini, capogruppo di FI "gli annunci da ‘salva-sanità’ vanno circoscritti: dobbiamo pensare alla sanità emiliano-romagnola che fa acqua da tutte le parti".