Bologna, 15 giugno 2021 - "Ce l’abbiamo messa tutta e faremo la volata finale insieme per fare esami in sicurezza". Ecco perché "non dobbiamo e non vogliamo mollare adesso". Insomma "ora, per chi si appresta alla famigerata ‘notte prima degli esami’, è il momento del rush finale e di tenere botta". Esorta e incoraggia: Bruno Di Palma, il capo della scuola in Emilia Romagna, nel suo in bocca al lupo a chi domani – come i 7.428 maturandi metropolitani (7.059 l’anno scorso) – si cimenterà nell’esame degli esami: la maturità. Anche quest’anno solo orale.
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I settemila ci arrivano dopo due anni complessi dove la dad (didattica a distanza) è stata preponderante. Attraverso il lavoro quotidiano "con le scuole abbiamo condiviso le vostre preoccupazioni, la necessità di socializzazione e di ‘presenza’ in sicurezza, per andare oltre gli stop and go di un lungo inverno, fra percentuali oscillanti che non ci hanno permesso di darvi il 100% di presenza scolastica ... Nel vostro caso, per ben due anni. Le vostre voci, i vostri ‘non se ne può più’ ci sono arrivati forti e chiari. La scuola ha fatto del suo meglio, voi avete fatto del vostro meglio". Insomma, "date il meglio di voi all’esame; siate voi stessi, fieri e orgogliosi delle persone che siete e di ciò che diventerete, e delle vostre competenze. Siete unici e irripetibili, accingetevi a fare il meglio possibile".
Domani toccherà ai 7.257 maturandi interni e ai 171 esterni ‘interrogati’ da 1.062 prof (sei interni per commissione) raggruppati in 177 commissioni con un presidente esterno. Commissioni che si sono insediate ieri e che hanno estratto la famosa lettera da cui si parte per fissare il calendario, inviato ai ragazzi via registro elettronico.
Mascherina sul volto, un solo accompagnatore e distanza di due metri dalla commissione, il colloquio si articola in quattro fasi. Nella prima lo studente discute un elaborato, il cui argomento è stato assegnato dal Consiglio di classe. Si prosegue con la discussione di un breve testo, già studiato in letteratura italiana o nella lingua in cui si svolge l’insegnamento durante il quinto anno. Segue l’analisi del materiale scelto dalla sotto-commissione e che riguarda diverse discipline. Qui trovano posto anche le conoscenze previste dal nuovo insegnamento di Educazione civica. Infine, l’esposizione delle attività relative ai Pcto (ex Alternanza Scuola-Lavoro). La valutazione: l’orale vale fino a 40 punti, mentre i restanti 60 sono frutto dei crediti del triennio. Voto massimo finale: 100/100 con o senza lode. Quest’anno debutta il curriculum dello studente allegato al diploma: certifica le competenze acquisite anche in contesti formali e informali e le esperienze significative legate ad attività extra-didattiche.