BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Mattotti: "Conquistato da Zannoni. Le immagini sono nate leggendo"

La mostra da lunedì alla galleria Squadro con le tavole dei disegni per il libro ‘I miei stupidi intenti’

Mattotti: "Conquistato da Zannoni. Le immagini sono nate leggendo"

Mattotti: "Conquistato da Zannoni. Le immagini sono nate leggendo"

Lorenzo Mattotti è l’ideatore del primo romanzo illustrato di Sellerio, perché ha disegnato le tavole per I miei stupidi intenti di Bernardo Zannoni, la storia della faina Archy, premio Campiello 2022. E l’ha fatto proponendosi, non su richiesta. Le sue 66 tavole a sanguigna, una tecnica di disegno che suggerisce il tratto dell’incisione, sono in mostra da lunedì 8 aprile alle 19 alla galleria Squadro, luogo del cuore nella nostra città cui Mattotti è legato dai tempi del gruppo Valvoline. L’allestimento è pensato come una narrazione del libro, con alcuni brani del testo inseriti e le tavole dentro a un doppio vetro e senza cornice (alcune molto grandi), per un effetto di leggerezza.

Mattotti, come nasce questo progetto attorno al libro di Bernardo Zannoni?

"Su consiglio di un’amica lessi il libro e mi piacque molto. Mentre leggevo, le immagini venivano fuori in maniera naturale, poi l’ho finito, ma continuavo a pensarci. Mi dicevo che poteva essere interessante illustrarlo, poi è successo che ha vinto il premio Campiello. Ho ripreso l’idea, anche perché poteva essere per me l’occasione di fare delle illustrazioni un po’ classiche. Ho poi incontrato lo staff di Sellerio e chiesto personalmente se poteva interessare una versione illustrata del libro: ed ecco il primo libro illustrato della casa editrice palermitana".

Cosa l’ha colpita della storia e della scrittura, tanto da evocare immediatamente in lei il disegno da abbinare?

"La mia amica mi aveva detto che da questo libro avrei potuto realizzare il mio prossimo film d’animazione e queste parole mi avevano incuriosito ancora di più. Ma cosa mi ha colpito? Leggevo e vedevo le immagini di natura, la faina che si muove, il perdersi nella natura. Riprendendo un po’ questa tradizione, che mi rimandava a Ernest H. Shepard, un disegnatore che amo molto e alle sue illustrazioni de Il vento tra i salici o di Winnie The Pooh, con questi animaletti davanti a grandi alberi, che si perdono nella natura, ho avuto un’immagine naturalistica".

Che tecnica ha usato per queste illustrazioni?

"All’inizio volevo farlo a pennino, in bianco e nero, in maniera molto tradizionale, poi ho cominciato a fare degli schizzi con la sanguigna, mi piace molto questo colore, usando un pennellino sottilissimo. L’idea è molto piaciuta a Sellerio e tutto il libro ha questo colore sanguigna che finalmente ho sperimentato e che dona un’atmosfera classica, di altri tempi. Sono andato anche a guardare illustrazioni del Roman de Renart, le classiche vecchie storie della volpe, con le incisioni di questi animali, anche con espressioni cattivelle. La sanguigna è un grande amore, è nella tradizione del Rinascimento: il Tiepolo ha fatto meravigliose serie di disegni sui Pulcinella con questa tecnica. Un monocolore più luminoso rispetto al nero, ecco, che dà ai disegni un tono meno drammatico".

Trovare nuovi stimoli non deve essere facile e lei ha incontrato la sua occasione per sperimentare grazie a un libro di uno scrittore molto giovane.

"Non è facile, ma Zannoni è proprio bravo, ha scritto questo libro a 25 anni e quello che mi ha colpito è proprio questo ritmo che ha la sua scrittura: quello di una storia quasi classica, dove gli avvenimenti vengono uno dopo l’altro su questi personaggi che alla fine sono molto classici, anche se la storia è cruda. C’è sangue, c’è carne, c’è la naturalezza dei rapporti degli animali, che per noi è crudeltà. Ma penso sempre, a proposito di questa illustrazione, che noi andiamo in un bel campo, con il sole, gli alberi, poi magari tra l’erba ci sono animali che si mangiano tra di loro, un cadavere di lucertola che viene mangiato dagli insetti".