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Matteo Mariotti ferito da uno squalo in Australia: sarà curato al Rizzoli di Bologna

Dopo gli interventi al policlinico estero, il ragazzo di Parma è tornato in Italia per proseguire le cure. Aveva scritto sui social: “In questo momento non mi sto accettando, ma pian piano mi rialzerò”

Matteo Mariotti in Australia (dal suo profilo Instagram)

Matteo Mariotti in Australia (dal suo profilo Instagram)

Bologna, 4 gennaio 2024 – Matteo Mariotti, il 20enne parmigiano vittima di un attacco di uno squalo in Australia a causa del quale ha perso una gamba, sarà curato all’istituto ortopedico Rizzoli di Bologna

Come racconta ‘La Gazzetta di Parma’, il ragazzo è arrivato in città dopo un lungo viaggio, accompagnato dal padre Michele e dalla zia Giovanna. Dopo tre interventi chirurgici al policlinico Royale Brisbane and Women's Hospital, il ragazzo è ora in Italia per proseguire le cure. Al Rizzoli di Bologna è stato ricoverato ieri: lì riceverà ulteriori cure e si procederà con la riabilitazione.

In Australia, racconta il padre al quotidiano emiliano, “hanno fatto tutto quello che potevano e ci hanno detto che era possibile affrontare il viaggio di ritorno verso casa: così abbiamo deciso di partire e di rivolgerci all'istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, uno dei centri più rinomati in Europa per questo tipo di problematiche. Per ora non si può escludere che Matteo debba essere operato nuovamente, ma non c'è nulla di certo. Sapremo qualcosa di più preciso i prossimi giorni”.

Sui social: “In questo momento non mi accetto”

Matteo si trovava in Australia per un periodo di studio e lavoro con l’obiettivo di iscriversi all'università e diventare biologo marino. La Vigilia di Natale aveva scritto sui social: “Vorrei che tutti voi possiate essere felici ogni singolo istante della vostra vita... pensavo che per me fosse finita, ero certo che non ci sarebbe stato più nulla e invece… Sono qui, sì, sono qui e potrò tornare da tutte quelle persone che mi mancano come l’aria e che amo più di qualsiasi altra cosa. In questo momento non mi sto accettando, non accetto il fatto di aver perso una parte del mio corpo che non ricrescerà mai più e non accetto il fatto che per la prima volta nella mia vita le cose stavano andando nel verso giusto. Ero finalmente felice e mi si è infranto tutto davanti agli occhi. [...] Se sto tenendo i denti stretti e se sto lottando contro il dolore è perché so che mi stanno aspettando a casa quelle persone a cui devo tutto”.

E ancora: “Purtroppo le disgrazie esistono ed in certi casi non si può fare nulla ma nel mio… pian piano mi rialzerò e cercherò con tutte le mie forze di portar del bene, come in molti di voi avete fatto con me”.

L’incidente e la raccolta fondi

Matteo era partito per l’Australia per studio e lavoro, il 17 novembre 2022. Il 9 dicembre scorso il tragico incidente: l’attacco da parte di uno squalo e la perdita di una gamba, mentre nuotava nelle acque dell'Oceano sulla Gold Coast, la costa orientale. È riuscito a salvarsi, grazie al suo amico Tommaso, infermiere e istruttore subacqueo. L’attacco subito sarebbe stato da parte di uno squalo tigre che l’ha azzannato prima a un piede, per poi prendergli tutto l’arto. Il ragazzo ha coraggiosamente lottato ed è riuscito a liberarsi. Poi Tommaso, che era sulla spiaggia “mi ha recuperato e mentre chiamava i soccorsi mi ha stretto la gamba ferita per fermare l'emorragia”, h raccontato Matteo. “Finché non è arrivato l'elicottero: correndo, Tommaso mi ha portato in spalla fino alla barella e l'elicottero mi ha portato subito via”.

Subito dopo il terribile incidente, gli amici del parmense hanno avviato una raccolta fondi per sostenere gli interventi alla gamba. Un’iniziativa che ha avuto successo, dato che solo in un solo giorno ha racimolato ben 44mila euro.

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