NICOLETTA BARBERINI MENGOLI
Cronaca

Matilde, stella del violino. Dall’orchestra di Muti all’Accademia di Vienna

La bolognese Clò ad appena 20 anni vanta già un curriculum prestigioso. Una grande passione che viene dai genitori: ha scelto lo strumento da piccola. "Imparare dal Maestro è un’esperienza importantissima, mi arricchisce sempre". .

Matilde Clò, 20 anni, violinista bolognese

Matilde Clò, 20 anni, violinista bolognese

Matilde Clò è una violinista bolognese ventenne con già un curriculum prestigioso e di alta qualità degno di un veterano della musica. Matilde è una giovane promessa del violino, sulla quale puntano la loro attenzione i grandi Maestri come Riccardo Muti, che l’ha già coinvolta nell’orchestra Cherubini da lui fondata e diretta, quando ha suonato lo scorso luglio alla Musicverein di Vienna. Ora è stata ammessa all’International Accademy of Music and Performing Arts di Vienna, sotto la guida dell’autorevole maestro Jehi Bahk, dove frequenta il Bachelor Degree, titolo che corrisponde alla nostra laurea triennale.

Matilde Clò, come nasce la sua passione per il violino?

"I miei genitori amano molto la musica classica. Prima ho iniziato a suonare il pianoforte, ma a 10 anni ho capito che il violino era il mio strumento preferito".

Con quale strumento suona?

"Con un bellissimo violino inglese Nathaniel Croff, di fine ‘700". Quali sono state, sino a oggi, le tappe che considera fondamentali per la sua carriera futura?

"Senz’altro la mia formazione ai corsi preaccademici e accademici del Conservatorio G. B. Martini di Bologna. Inoltre, lo studio con l’insegnante coreana Wonji Kim-Ozim a Salisburgo che ha segnato per me un punto di svolta, perché sono entrata in contatto con la musica internazionale. Questa esperienza ha contribuito ad affinare il mio modo di suonare, facendomi conoscere una tecnica diversa da quella europea".

E poi?

"Un’altra esperienza formativa è quella che sto conseguendo con la Maestra Eva Bindere all’Accademia Perosi di Biella, che è di alto perfezionamento. E ora il Bachelor Degree a Vienna".

Come definisce l’esperienza con il Maestro Muti?

"Assolutamente fondamentale. È un’esperienza importantissima sia sul piano personale che come musicista. Lo conobbi in novembre del 2023; suonavamo con l’orchestra Cherubini alla Fondazione Prada a Milano. Già alle prove ero emozionatissima. Provare con lui non è solo una lezione di musica, ma è un insegnamento di rigore, di disciplina, di regole. Da lui impari sempre qualcosa che ti arricchisce personalmente e professionalmente".

Sta poco a Bologna…

"Si, purtroppo. Ma la carriera internazionale che ho scelto prevede una grande mobilità".

Quali sono i suoi prossimi traguardi?

"Fino ad aprile resterò a Vienna. Poi farò qualche toccata e fuga in Italia per il progetto Music Masterclass, ma soprattutto verrò per una produzione sinfonica dell’orchestra Cherubini con il maestro Conlon che ci vedrà protagonisti al teatro Verdi di Busseto e al teatro Stignani di Imola. Inoltre, sempre con il Maestro Muti è stata annunciata una tournée estiva di 4 concerti in suggestivi luoghi italiani".