Mastroianni e Milo per sempre . Il cinema all’italiana è protagonista

Parte oggi la carrellata di film lunga dieci giorni sul maxi schermo in piazza Maggiore: da ‘8 ½’ a ‘La dolce vita’

Mastroianni e Milo per sempre . Il cinema all’italiana è protagonista

Parte oggi la carrellata di film lunga dieci giorni sul maxi schermo in piazza Maggiore: da ‘8 ½’ a ‘La dolce vita’

di Benedetta Cucci

Stasera l’estate bolognese entra nel mito. Si apre una dieci giorni cinematografica dedicata a Marcello Mastroianni nel centesimo della sua nascita e a Sandra Milo, che ci ha lasciati all’inizio di quest’anno, il 29 gennaio. A celebrare il tuffo nelle vite professionali di queste celebrità senza tempo sarà piazza Maggiore con Sotto le stelle del cinema, che chiuderà il sipario il 14 agosto con la grande manifestazione di filuzzi Si balla!. Tenera sarà quindi questa coda cinefila e pure sognante, perché i titoli sono davvero un sunto della più bella storia del nostro cinema.

Si comincia questa sera con un titolo che vede insieme Matroianni e Milo, quell’8½ di Federico Fellini (nella foto, una scena della pellicola) che, se abbiamo già visto, rivediamo sempre con gioia, facendo finta di non sapere e godendoci ogni scena con massimo piacere. Si prosegue domani, quando ritroveremo Marcello Mastroianni in Peccato che sia una canaglia di Alessandro Blasetti, mentre lunedì è Dino Risi a dirigere Sandra Milo, al fianco di Enrico Maria Salerno, nel film L’ombrellone del 1965. C’è da sapere che le riprese esterne furono fatte a Roma e a Riccione e la scena in cui Enrico Marletti – un Enrico Maria Salerno ingegnere di Roma che odia il mare e la confusione, ma va a Riccione per passare Ferragosto con la moglie Giuliana (Sandra Milo) – segue Sergio (Jean Sorel) è stata girata sulla via per giungere a Gabicce Monte.

Ed ecco come ne parla Paolo Mereghetti: "Risi porta la commedia italiana a un punto di non ritorno: una galleria di freak borghesi affolla inquadrature brulicanti, mentre il sonoro mescola cacofonicamente dialoghi, rumori e canzonette. L’Italia è alla resa, la volgarità ha vinto".

Ma ecco martedì il film che ha reso immortale "Marcello", ovvero La dolce vita di Fellini cui segue mercoledì l’irresistibile Divorzio all’italiana di Pietro Germi graffiante, commedia tratta dal romanzo di Giovanni Arpino Un delitto d’onore, girato a Ispica, nel ragusano, dove viene ricreata la cittadina siciliana di Agromonte. Il regista racconta due situazioni di arretratezza legislativa dell’Italia dell’epoca: l’impossibilità di divorziare e l’esistenza del delitto d’onore.

Giovedì Mario Monicelli con I compagni ci porta nel mondo delle fabbriche di fine Ottocento e delle prime lotte operaie, guidate dal professor Sinigaglia, un idealista Marcello Mastroianni che il giorno dopo, il 9, diventa Domenico Soriano, ricco pasticciere e impenitente donnaiolo legato all’ex prostituta Filumena Marturano (Sophia Loren) da una relazione più che ventennale in Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica.

Sabato un Marcello curiosamente assieme al fratello Ruggero (grande montatore, qui alla sua unica apparizione sullo schermo), diretti da Luigi Magni nel film Scipione detto anche l’africano. Domenica 11 una delle prove più toccanti della coppia Loren-Mastroianni nel film di Ettore Scola, Una giornata particolare. Chiude l’omaggio a Mastroianni, lunedì 12, una delle più belle commedie all’italiana: I soliti ignoti di Mario Monicelli. Questa passeggiata nel mondo del mito che a New York farebbe gridare al miracolo, inizierà alle 21,30.