Bologna, 2 maggio 2022 - Nemmeno la pioggia ferma i bolognesi, e il loro entusiasmo, nell’afferrare a piene mani il primo vero e proprio tentativo di ritorno alla normalità in convivenza forzata con il virus. Caduto l’obbligo di mascherina anche nei ristoranti e nei bar al chiuso - così come nei supermercati o nei negozi - chi oggi ha voluto regalarsi un momento di ristoro lo fa ora con un sorriso in più (video).
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All’entrata dei locali qualcuno la stringe tra le mani, ma facendo mente locale, la ripone subito in tasca. Ed entra a volto scoperto: il timore dei mesi scorsi, infatti, sembra lasciare il posto all’ebbrezza di una quasi ritrovata normalità. Tra la folla che ha costellato oggi il centro storico, però, non manca anche chi - seppur in netta minoranza - continua a indossare il dispositivo di sicurezza nei luoghi dove non è più richiesto, così come all’aperto. Questo perché, come evidenziano diversi bolognesi, è anche e soprattutto l’abitudine a giocare un ruolo chiave in questo primo parziale ‘addio’.
"Mi sento molto tranquillo, ma è il contesto che mi influenza molto. Se vedo intorno a me persone che continuano a portarla, lo faccio anche io. Dipende dai casi: stamattina l’ho indossata al bar, mentre ho fatto diversamente poco dopo in pizzeria, dove non l’aveva nessuno - spiega Giulio Terella -. In biblioteca, invece, la raccomandano, ed in quel luogo scelgo di indossarla per precauzione". Cosi anche Alessandro Rocca e Stefano Tinti, insieme a pranzo e ottimisti per le nuove disposizioni, ma comunque con la mascherina a portata di mano. Una libertà, dunque, benvoluta e ben accolta, ma con un occhio sempre attento. Meticolosità che viene meno, però, nei mezzi pubblici, dove fino a metà giugno sarà necessaria la Ffp2: come richiedono le regole, tutti i passeggeri continuano a salire sugli autobus a volto coperto, ma la maggior parte opta, erroneamente, per le mascherine chirurgiche o di stoffa.