
Margherita Vicario. Un pop leggero per temi difficili
Dall’esperienza dei podcast alla collaborazione con Vinicio Capossela in ’La cattiva educazione’, uno dei brani più significativi e intensi dell’ultimo album del cantautore, Margherita Vicario continua ad affascinare il pubblico con un repertorio in fragile equilibro tra leggerezza e consapevolezza sociale. Come nella recente Magia, una delle canzoni che proporrà questa sera alle 21 nel suo concerto all’Estragon.
Margherita, le sue nuove composizioni, che ascolteremo stasera all’Estragon, sono parte di una idea di comunicazione più ampia, che va al di là della musica.
"Sì, la musica, per me, anche quando è puro intrattenimento, deve avere una forza narrativa che le permetta di trasmettere non solo emozioni, ma anche di approfondire temi difficili, che fanno parte della nostra quotidianità. Così ho iniziato a lavorare a un podcast in quattro episodi che accompagnassero, con le parole, le nuove canzoni. Immergendomi ancora di più di quanto ho fatto sino ad adesso, nell’attualità".
Che è anche quella drammatica della guerra.
"Uno dei brani, Magia, è stato scritto prima di quello che accade adesso in Israele e a Gaza ed è una storia ambientata in Ucraina, ma purtroppo comunque aderente alle vicende recenti. È un racconto di guerra vista dagli occhi di donne e bambine, attraverso la relazione tra madri e figlie. Ho provato a fermare un momento di lutto, di indignazione, e di indagare, con i mezzi del pop, che sono quelli che meglio conosco, il male. Ed è stato talmente doloroso che questa è l’unica canzone, delle quattro nuove, che non sarà affiancata da un podcast".
Come è nata l’idea dei podcast abbinati alle canzoni?
"Nasce proprio dal desiderio di parlare, di approfondire, di sentirmi parte di un processo che supera quello del concerto tradizionale. I podcast e le canzoni sono parti di un’opera in continuo svolgimento e sono al centro dello Showcase Tour con il quale sarò a Bologna. Il primo episodio si chiama Amorevolmente incazzate, ospite la ricercatrice Carlotta Vagnoli, ed è accompagnato dal brano Ave Maria: descrive gli scenari contemporanei del femminismo, cercando di intrecciare rigore analitico e ironia. Il secondo è Tragicamente ottimisti, realizzato insieme al divulgatore scientifico Adrian Fartdade, e riflette, con la melodia di Canzoncina, sul baratro sempre più vicino della sostenibilità ambientale della terra".
Temi importanti per le canzoni pop...
"Si tratta comunque di canzoni e la musica è sempre volutamente molto leggera, c’è l’elettronica, la dance, c’è la classica melodia delle ballate pop, che sono i linguaggi che meglio possono arrivare agli ascoltatori, in particolare a quelli più giovani".
Un ciclo in divenire?
"Sì, i quattro brani entreranno in un disco che aspira a essere un piccolo ‘concept album’, che non ha a che fare con un tema unitario ma con la evidente constatazione che, davvero, siamo sempre più inermi di fronte a quello che accade intorno a noi. E che forse proprio la musica può aiutarci e favorire il dialogo, a crescere".