Bologna, 6 agosto 2024 – È scaduto il primo agosto il patto di sindacato che lega i soci pubblici dell’aeroporto Marconi. Ne dà notizia la società di gestione dello scalo, specificando che il patto parasociale, stipulato il 2 agosto 2021, è arrivato a naturale scadenza. I sottoscrittori dell’accordo, che prevede l’esercizio del diritto di voto e di blocco, erano la Camera di commercio di Bologna, la Regione Emilia-Romagna, Comune e Città metropolitana, le Camere di commercio di Modena, di Ferrara e Ravenna e dell’Emilia. I soci che componevano il patto sommano quote per circa il 48% del capitale sociale dell’aeroporto. Una notizia che arriva dopo i giorni di ’fuoco’ per lo scalo tra l’altro al centro di un corposo restyling: dal grande caos del 19 luglio per via del blackout informatico alle ’strigliate’ del sindaco Matteo Lepore e di Enac, fino al cda straordinario dove è stato deciso di trovare soluzioni per accogliere al meglio i passeggeri (da 136 sedute in più al recupero di alcuni spazi). Da quello che filtra, però, la scadenza del patto di sindacato non c’entra nulla con quanto accaduto nelle scorse settimane. E che, comunque, la ’partita’ è rimandata all’autunno, dopo le elezioni regionali.
Nel frattempo il Marconi fa il pieno di passeggeri e, battendo il record di giugno, luglio diventa il mese con il maggior livello di presenze nella storia dello scalo. Per la prima volta, quindi, il Marconi arriva 1.115.299 passeggeri, in crescita del 4,2% sullo stesso mese del 2023. Nel dettaglio, a registrare gli incrementi maggiori sono stati i passeggeri su voli nazionali (289.779, +7% su luglio 2023), ma hanno registrato buoni risultati anche quelli su voli internazionali (825.520, +3,3% su luglio 2023). Crescono, in misura minore, i movimenti, a quota 7.676 (+2,8%), mentre è molto significativo l’incremento di merci trasportate per via aerea, pari a 4.338 tonnellate (+28,2%).