Il Marconi Express è un’ ottima idea che allinea Bologna alle principali città europee dove i collegamenti con l’aeroporto sono rapidi ed efficienti. Peccato che faccia due passi avanti e uno indietro. È stato progettato con una capienza insufficiente, come del resto rilevano molti cittadini e molti lettori di questa rubrica. Come si fa a concepire navette che portano solo 50 persone per volta in un aeroporto che ogni anno registra milioni di passeggeri? Chi ha realizzato il progetto del Marconi Express forse vive sulla luna e la politica che lo ha avallato, anzichè pensare allo sviluppo futuro della città, non ha visto più lontano del proprio naso. I numeri dell’aeroporto Marconi sono da record, ma anche le lamentele dei viaggiatori fra People mover, scarsità di posti a sedere all’interno , lentezza delle operazioni, sono da primi posti in classifica. Si registrano continuamente interruzioni del servizio (negli ultimi sei mesi va meglio) per anomalie, guasti, problemi tecnici e controlli. L’anno scorso in luglio ci furono quattro interruzioni. Quattro mesi fa si è aggiunto un contrasto fra il Comune e società di gestione sugli extra profitti dopo che la navetta ha cominciato a registrare utili consistenti: diverse decine di migliaia di euro di differenza tra le stime di Palazzo d’Accursio e Marconi Express, che si è detta pronta anche a non pagare senza il saldo degli aiuti fissati per 2021. Per la navetta non c’è mai pace.
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