REDAZIONE BOLOGNA

Marcia rossoblù dallo stadio al mar Tirreno

Quattro tifosi casalecchiesi vanno a piedi dal Dall’Ara a Massa Carrara per sciogliere il voto legato alla qualificazione in Champions

Marcia rossoblù dallo stadio al mar Tirreno

I quattro tifosi rossoblù di Casalecchio alla partenza sotto la torre di Maratona

A distanza di un lustro, hanno onorato il doppio voto formulato cinque anni fa in un puro atto di fede rossoblù: "Se rimaniamo in serie A andiamo al mare a piedi. Ma se poi dovessimo qualificarci per una qualsiasi competizione europea ci torneremo, ma cambiando mare". Così a fine giugno 2019 Valeriano Venturi, Romano Melloni, Andrea Frabetti e Gianni Gubellini percorsero a piedi i 130 chilometri tra Casalecchio e e la spiaggia di Porto Corsini, badando bene di stare sempre in argine destro del Reno per non entrare in territorio spallino.

"La situazione allora era così disperata che non ci sembrava abbastanza la semplice promessa di andare a piedi a San Luca. Ma anche la possibilità di approdare alla Champions League ci pareva così remota che ci allargammo ulteriormente. E invece... eccoci qua coi piedi doloranti ma con l’orgoglio di avere onorato un impegno", commentano i quattro amici a impresa conclusa, e con i relativi ‘distinguo’ dalla scarpinata simile messa in atto dai ‘vicini di abbonamento’ Mirco e Fabrizio, di cui il Carlino ha dato notizia nelle scorse settimane.

"La nostra storia parte da più lontano, nel gennaio 2019 quando il Frosinone venne a maramaldeggiare a Bologna rifilandoci un secco 0-4 col rischio concreto di finire in serie B. Pagammo il primo debito pensando realisticamente che sarebbe finita lì. E invece no, lo scorso 7 giugno siamo partiti di buonora dalla torre di Maratona direzione Sassuolo per andare a incrociare la Via Vandelli, che dopo circa 170 chilometri ci avrebbe portato sulle rive del Tirreno e poi fino a Marina di Massa. E stavolta i chilometri fatti a piedi sono diventati 215!". Anche la scelta del tragitto ha ragioni di stretta rivalità calcistica e ha fatto tappa a Serramazzoni, Pavullo nel Frignano, La Santona, San Pellegrino in Alpe, Poggio, Forno, Massa Carrara: tanti chilometri e un dislivello di oltre 5mila metri per scavalcare lo spartiacque appenninico.

"Quando dal monte Tambura, sulle Alpi Apuane, si scollina il passo a 1620 metri di quota e in lontananza si vede il mare Tirreno è una sensazione bellissima", commentano i protagonisti, che nel tragitto hanno incontrato la sindaca Simona Ferrari a Serramazzoni e il segretario comunale nel Palazzo Ducale di Massa Carrara. Oltre ad avere ottenuto ospitalità e supporto da alcune comunità, come la Pro Loco di Forno dove la ‘delegazione’ bolognese ha partecipato alla commemorazione dell’ottantesimo anniversario dell’eccidio nazifascista accaduto in quel paese.

Gabriele Mignardi