MATILDE GRAVILI
Cronaca

Maratona per il popolo Saharawi Un bolognese trionfa nel deserto

La corsa di solidarietà è andata in scena alla fine di febbraio con 350 partecipanti da tutto il mondo

Maratona per il popolo Saharawi Un bolognese trionfa nel deserto

di Matilde Gravili

Da Bologna fino al deserto per la Sahara Marathon. Un gruppo di 18 podisti bolognesi ha partecipato, martedì 28 febbraio scorso, alla maratona internazionale di solidarietà organizzata per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’occupazione da parte del governo marocchino di un territorio, il Sahara occidentale, che appartiene storicamente al popolo Saharawi. La maratona ha luogo ogni anno nella settimana dedicata ai festeggiamenti della proclamazione della Repubblica Araba Saharawi Democratica, il 27 febbraio 1976. Ed è proprio un’associazione bolognese, El Ouali, a promuovere per l’Italia la maratona, coordinando e accompagnando tutti gli atleti che ne vogliano fare parte.

L’elenco dei partecipanti registrati quest’anno ha raggiunto le trecentocinquanta persone da ben 26 paesi in tutto il mondo. Tutto ciò allo scopo di far conoscere a più persone possibile la realtà del popolo Saharawi. L’origine del popolo Saharawi risale infatti all’incontro tra i berberi che abitavano il deserto del Sahara e gli arabi Maqil stabilitisi nella regione dell’attuale Sahara Occidentale nel XIII secolo. Nel 1963, in seguito al riconoscimento dell’Onu al diritto dei popoli all’autodeterminazione, anche il Sahara occidentale, ex colonia spagnola, viene incluso nella lista dei territori a cui tale principio deve essere applicato, ma il Marocco occupa il territorio nel 1975 e inizia una guerra.

Molti Saharawi sono così costretti a scappare e da allora vivono dispersi e divisi: una parte è rimasta nei territori occupati dal Marocco, un’altra vive – la maggior parte – in campi di rifugiati nel deserto algerino, nei pressi di Tindouf. "Da 24 anni le associazioni, fra le quali la nostra – spiega Leo Rambaldi, presidente di El Ouali – partecipa a questa iniziativa sportiva per far conoscere la causa del popolo Saharawi. Quest’anno, insieme a noi, hanno partecipato 28 italiani, di cui 18 bolognesi".

E a vincere la maratona da 21 chilometri è stato proprio un diciannovenne bolognese, Elia Cera: "Sono appena uscito dal liceo, ho fatto il Galvani. Diplomarsi è stato più difficile che vincere la maratona", racconta scherzosamente il vincitore della ‘maratonina’.