Mara Mucci, già parlamentare e candidata di Azione nella lista dei riformisti ‘Emilia-Romagna futura’, quali le sue proposte in questo rush finale?
"In tema sanitario, serve un approccio più votato alla prevenzione e alla presa in carico territoriale. E stop alla crisi del turnover. La mia proposta: i medici esperti, verso fine carriere o comunque con già 15-20 anni di servizio, possono convertire la loro specializzazione in ’medicina generale’ solo sostenendo un esame abilitativo, i tre anni che servono ora sono troppi. Invece, per quanto riguarda la professione infermieristica, bisogna riorganizzare al meglio le loro funzioni, un ’oss’ esperto guadagna poco meno di loro, serve ridare importanza a quella vocazione. Quindi ’giroletto’ agli oss e più spazio alla tutela dei loro pazienti per gli infermieri, serve snellire, vanno pagati meglio. In più, il governo ha promesso 1 miliardo di euro che ancora stiamo aspettando, dal Covid".
Alluvione, quale l’aspetto da corregere nella gestione?
"Non possiamo aspettare che arrivi una quarta alluvione. Serve più chiarezza su chi fa cosa, a tutti i livelli, e in Regione serve una regia più puntuale che meglio coordini tutti gli enti locali minori, i Comuni hanno già speso somme fuori bilancio per le urgenze, non è possibile che continuino a cacciare risorse di tasca propria senza garanzie. Servono piani speciali subito per la messa in sicurezza di tutto il nostro territorio".
De Pascale porterà discontinuità rispetto a Bonaccini?
"Io credo di sì. E’ capace, fresco, alla mano. E arriva alle persone. Il nostro obiettivo come lista è andare oltre il 3,5%. E speriamo che l’esperienza del gruppo riformista abbia futuro".
Paolo Rosato