Bologna, 9 novembre 2024 – L’obiettivo è uno solo. Che i due cortei, oggi pomeriggio, non si incrocino. E la preoccupazione è palpabile, per una giornata che si preannuncia di tensione: da un lato, la manifestazione ‘Riprendiamoci Bologna - Contro degrado, spaccio e violenza’ indetta dalla Rete dei Patrioti, con diverse associazioni di estrema destra, tra cui Casapound, la cui adunata è prevista alle 14 in via Gramsci, con il percorso a toccare la zona della stazione.
Dall’altro, la contromanifestazione, indetta da collettivi antagonisti e realtà antifasciste, che prevede, alla stessa ora, la partenza da piazza del Nettuno. Dove, già dalla mattina, Anpi, Cgil e Pd hanno annunciato il presidio ‘Le Piazze di Bologna sono Antifasciste’, a cui parteciperà anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.
Lepore: “È una provocazione”
Questo il quadro, mentre il sindaco Matteo Lepore, ieri, ha reiterato la richiesta, già portata in Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza in Prefettura, di spostare “in altra sede” la manifestazione dei Patrioti. Perché, spiega Lepore, “a pochi giorni dal voto e quindi nel momento di massima espressione del confronto democratico, qualcuno vuole evidentemente trasformare Bologna in un terreno di scontro”.
A preoccupare il sindaco è anche “la scelta del percorso – prosegue il primo cittadino –, che parte a pochi metri dalla stazione, teatro della più grave strage di matrice fascista del dopoguerra, la vicinanza alle sedi sindacali confederali, la scelta delle parole d’odio che annunciano la manifestazione - dove le persone immigrate vengono indicate come ‘orde di bestie’ o ‘metastasi che intacca fortemente gli organi vitali dello Stato’ - sono vere e proprie provocazioni in una città antifascista, medaglia d’oro per la Resistenza, che crede fortemente nei valori dell’accoglienza e della solidarietà”.
Provocazioni che rischiano, concretamente, di sfociare in tensioni o peggio disordini e scontri: “La prossimità con altre manifestazioni di protesta di segno opposto, con migliaia di persone annunciate, rischia di generare non pochi problemi”, riassume il sindaco.
Trecento uomini per la sicurezza
La Questura per questo ha organizzato un imponente servizio d’ordine ‘doppio’: uno che accompagnerà la contromanifestazione antagonista, che non ha un percorso concordato, ma - è la preoccupazione - cercherà di intercettare l’altro corteo; un secondo dedicato alla marcia dei Patrioti.
In totale, saranno impiegati quasi trecento uomini e donne delle forze dell’ordine, tra la ‘forza’, ossia Reparto mobile della polizia (circa duecento) e Battaglione dei carabinieri, reparti territoriali e funzionari addetti al servizio. La prima speranza è che non sia necessaria la ‘forza’. In subordine, che basti a contenere i disordini.