NICOLETTA TEMPERA E MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Scontri tra attivisti e forze dell’ordine in via Indipendenza: la diretta della protesta

Il corteo ha cercato di sfondare la linea delle forze dell’ordine e raggiungere il teatro Manzoni dove era in corso l’inaugurazione dell’anno accademico dell’UniBo. La ragazza ammessa allacerimonia accusa: ateneo con le mani sporche di sangue. E il rettore le toglie il microfono

Bologna, 20 marzo 2024 – Altissima tensione in via Indipendenza dove si sono verificati scontri (video) tra gli attivisti di Cua, Osa e Cambiare rotta e le forze dell’ordine: gli studenti hanno tentato a più riprese di sfondare il cordone delle forze dell’ordine per raggiungere il teatro Manzoni dove era in corso l’inaugurazione dell’anno accademico UniBo 2023 - 2024.

Scontri tra i collettivi e le forze dell'ordine in via Indipendenza
Scontri tra i collettivi e le forze dell'ordine in via Indipendenza

Circa duecento persone – in maggioranza attivisti del Cua, Osa e Cambiare rotta – sono partite da piazza Verdi e si sono diretti proprio verso l’auditorium di via de’ Monari, chiedendo che una delegazione venga ammessa alla cerimonia. Al centro della protesta la catastrofica situazione in Palestina: tra i cori scanditi anche ‘UniBo assassina’. In particolare, i ragazzi se la prendono  con la presenza alla cerimonia della ministra Anna Maria Bernini, ribattezzata 'Ministra di Guerra e Censura'.

19:28
Due agenti di Padova feriti negli scontri

Durante gli scontri in via Indipendenza, due agenti del reparto Mobile della polizia di Padova hanno riportato lesioni agli arti. E' quanto fa sapere la Questura di Bologna.  "Nonostante fosse stato raggiunto l'accordo con le autorità accademiche di far presenziare all'evento una delegazione di attivisti per la lettura di un loro comunicato - spiega ancora la Questura - dopo pochi minuti, il corteo è avanzato esercitando diverse pressioni sullo schieramento e lanciando, dalle retrovie, oggetti e bottiglie all'indirizzo degli operatori di polizia, i quali li hanno respinti ed allontanati con fermezza e compostezza, mantenendo il presidio dell'area".

Il questore di Bologna, Antonio Sbordone, manifesta "il suo apprezzamento e la vicinanza agli operatori dei reparti Mobili, funzionari e personale della Questura e delle altre forze di polizia per il comportamento operativo e la professionalità messi in atto nella circostanza".

Un momento degli scontri in via Indipendenza (foto Schicchi)
Un momento degli scontri in via Indipendenza (foto Schicchi)
18:40
Domani contro - inaugurazione degli attivsti

"Invadiamo l'università" hanno detto al microfono dell'aula occupata al piano terra di via Zamboni 32, annunciando anche per domani una "controinaugurazione" in zona universitaria.

18:09
Scritta al rettorato e poi assemblea a Lettere

Il corteo è arrivato davanti alla sede del rettorato dove i manifestanti hanno lasciato una scritta rossa di protesta: "UniBo complice". I ragazzi sono poi entrati nella sede di Lettere di via Zamboni 32. Si presume che si concluda così il pomeriggio di tensione per il centro di Bologna.

La scritta di protesta lasciata davanti alla sede del rettorato
La scritta di protesta lasciata davanti alla sede del rettorato
17:22
Corteo in marcia verso il rettorato

Infuriati per il gesto del rettore, il corteo dei manifestanti si è rimesso in marcia lungo via Indipendenza e imboccando via Irnerio. L'idea è che gli attivisti siano diretti verso la sede del rettorato in via Zamboni che però è chiuso. 

17:04
Parlano le attiviste, il rettore le interrompe

Dopo la lezione magistrale dell'ospite alla cerimonia UniBo Jacinda Ardern, primo ministro della Nuova Zelanda dal 2017 al 2023, hanno preso parola alcune ragazze del gruppo Giovani palestinesi di Bologna: "Questa università ha le mani sporche di sangue: ha molti accordi di partnership con aziende legate al mondo bellico e complici con il genocidio del popolo palestinese", ha scandito una di loro, mentre  che ha avuto parole anche contro la ministra Bernini: "Il suo governo è in prima linea nella missione di guerra in Mar Rosso contro gli Houti". E poi ha ricordato il caso di Anan Yaeesh, detenuto in Italia, che fino a pochi giorni fa rischiava l'estradizione in Israele. Ma durante il discorso è intervenuto il rettore Giovanni Molari che ha tolto il microfono alla ragazza (video) commentando: "Gli accordi si rispettano" e chiedendo così di chiudere il discorso. L'intervento del rettore è stato accolto da un applauso della sala. "L'atteggiamento di rispetto riguarda anche lasciare finire a me questa giornata", ha sottolineato il rettore concludendo la cerimonia. Le contestatrici hanno replicato che "fuori gli studenti sono stati manganellati". Molari aveva introdotto l'intervento con un "ringraziamento a forze dell'ordine, prefetto, questore e a tutti quelli a cui spetta contemperare la manifestazione del legittimo dissenso col rispetto dell'ordine pubblico"

16:51
La ministra Bernini: "Rispetto la tesi di tutti, ma mi aspetto una reciprocità"

Dopo l’intervento di Francesca Saccardi, rappresentante degli studenti e delle studentesse dell’ateneo, il ministro Anna Maria Bernini prende parola sul palco, collegandosi alla protesta dei collettivi. “Questa è l’idea di Università - commenta il ministro - La vera libertà è quella degli altri. Rispetto la tesi di tutti, ma mi aspetto una reciprocità. L’incontro di oggi è stato interessante: abbiamo dato prova che possiamo gestire il dissenso, perché l’università ha la maturità culturale e politica per contenere al suo interno il dissenso”. Dissenso mostrato anche dalla rappresentante Saccardi, che ha portato una kefiah sul leggio (tolto prima dell'intervento della ministra), e che ha parlato “della violenza delle forze dell’ordine, del diritto all’abitare - grida Saccardi -. La nostra università aderisce all’agenda di Pace e della giustizia ONU, ma quale pace e giustizia possiamo promettere se continuiamo a tutelare e a mantenere attivi rapporti di collaborazione con aziende complici del settore industriale bellico? Dobbiamo spingere per demilitarizzare i luoghi di cultura. Noi non abbasseremo la voce davanti all’oppressione sistemica di corpi e territori, non ci renderemo complici di questo genocidio”.

La ministra dell'Università Anna Maria Bernini (foto Schicchi)
La ministra dell'Università Anna Maria Bernini (foto Schicchi)
16:47
Un bidone contro la polizia

Un attivista ha lanciato contro la polizia un bidone dei rifiuti di quelli che si trovano in strada: un oggetto pesante e di ferro. È stato bloccato dagli agenti. Poi in un secondo momento l'hanno rilasciato: era uno dei girovaghi di piazza Verdi.

Il giovane fermato dalla polizia: è accusato di avere lanciato un bidone contro gli agenti
Il giovane fermato dalla polizia: è accusato di avere lanciato un bidone contro gli agenti
16:31
Scontri tra studenti e forze dell'ordine

Alla fine il contatto c'è stato in via Indipendenza, all'angolo con via Bertiera: i ragazzi hanno premuto sul cordone delle forze dell'ordine per raggiungere il teatro Manzoni e hanno trovato il blocco della polizia che li ha respinti con decisione a colpi di scudo. Nel contatto è volata anche qualche manganellata, mentre dalle file dei contestatori arrivavano sputi e insulti verso i poliziotti. I manifestanti urlano 'Intifada sempre sarà' e 'Unibo devi boicottare Israele'. Poco dopo una nuova carica.

16:19
Alta tensione in via Indipendenza

Alcune ragazze del Cua sono state ammesse al teatro Manzoni ma questo non ha tranquillizzato gli animi dei manifestanti che sono ancora fermi in via Indipendenza tra cori e fumogeni.

16:03
Le richieste a rettore e ministra

Ma nemmeno con l’inizio del suo discorso inaugurale, i collettivi sono stati in silenzio. “Siamo venuti per prendere parola e chiedere impegno sostanziale al rettore e alla ministra - dicono una volta fuori dal Manzoni gli attivisti di Cambuare Rotta -. Non accettiamo più nessuna complicità tra il nostro Ateneo e Israele. Chiediamo la recessione immediata di tutti gli accordi di cooperazione con il comparto militare industriale, con la Nato e le imprese pubbliche e private israeliani complici del genocidio in corso”.

Giovanni Molari, rettore dell'Università di Bologna (foto Schicchi)
Giovanni Molari, rettore dell'Università di Bologna (foto Schicchi)
15:59
Il rettore: "Ora lasciate parlare noi"

Applausi in platea alla cerimonia quando i ragazzi hanno scandito “stop al genocidio”, ma altri presenti hanno chiesto ai collettivi di allontanarsi. Tra questi, il rettore Giovanni Molari: “Vi abbiamo lasciato parlare - ha detto dal palco -. Ora lasciate parlare noi”.

15:55
La protesta alla cerimonia

 Un inizio acceso per l’inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Alma Mater al Teatro Manzoni. Alcuni esponenti del collettivo Cambiare Rotta, seduti in galleria, hanno chiesto “la totale revoca di tutti gli accordi con il comparto militare industriale e Israele” per una “Palestina libera”. ​​​​

La protesta dei collettivi all'inaugurazione dell'anno accademico di Bologna
La protesta dei collettivi all'inaugurazione dell'anno accademico di Bologna