GIORGIA DE CUPERTINIS
Cronaca

Bologna: oggi la manifestazione per la pace in Ucraina. In migliaia gridano “cessate il fuoco”

A un anno dall’invasione russa il corteo unito da momenti di raccoglimento. Insieme sindacati, studenti, Acli e le femministe

Bologna, in migliaia in piazza per la pace in Ucraina

Bologna, 24 febbraio 2023 – A un anno dal conflitto in Ucraina, Bologna scende in strada. E marcia per la pace. Era il 24 febbraio del 2022 quando la Russia di Putin invase l’Ucraina di Zelensky, ma la guerra nel cuore d’Europa, ancora oggi, non ha trovato fine: in occasione della triste ricorrenza, sono stati un migliaio i cittadini che hanno sfilato in un lungo corteo da Piazza XX Settembre fino al Nettuno, dove la manifestazione - coordinata da Europe for Peace – ha sollevato, sotto il cielo di Bologna, un unico grido corale: “Cessate il fuoco”.

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Davanti alla scalinata del Pincio, sulle note di ‘Give Peace a Chance’, le bandiere della Pace hanno sventolato fino all’arrivo in Piazza, accanto al Gigante. Dove a prendere parola per primo è stato l’attore Alessandro Bergonzoni: “Non siamo fuori dal mondo noi, come vorrebbero altri, che cercano di estinguerlo: prima le armi, poi i carri armati - afferma -. Le vite umane non si possono più recuperare: non si tratta di un videogioco. Vorrei un cartello appeso in tutte le piazze italiane, con scritto ‘valori in corso’, finché la strada per la pace non riavrà viabilità e vivibilità”.

A partecipare al corteo e ai momenti di preghiera e raccoglimento sono state inoltre 55 realtà cittadine – dai sindacati Cigl-Cisl-Uil all’Arci, Anpi, Acli, Rete degli studenti medi e universitari, associazioni femministe – per lanciare, insieme, un messaggio di pace. “La settimana scorsa si è verificato l’ennesimo bonbardamebto sulla città di Kharkiv, gemellata con Bologna - sottolinea il sindaco Lepore -. Come città continueremo a stare accanto alla comunità ucraina: in questa manifestazione, abbiamo infatti deciso di conferire un patrocinio istituzionale, un riconoscimento non solo culturale e politico di vicinanza, ma un riconoscimento come istituzione, come casa dei cittadini bolognesi - sottolinea il primo cittadino -. È il momento del coraggio. E vogliamo dire ancora una volta che la nostra città, davanti al male, non può rimanere neutrale”.

Così anche il cardinale Matteo Zuppi. “Essere qui vuol dire schierarsi contro la guerra - afferma -. Questa, come tutte le guerre, non avrà vincitori ma solo sconfitti”. “Sono orgogliosa che Bologna sia nell’elenco delle città che oggi si mobilitano per la pace - aggiunge Anna Cocchi, presidente Anpi provinciale di Bologna -. Le guerre seminano orrore e lutti: non bastano le armi per porre fine a questo conflitto, che dura da troppo tempo. Non servono armi, no. Serve una tregua per una pace duratura”. Dopo gli interventi, a diventare protagonista è stato un flash mob, dove la scritta ‘Peace’, circondata da luci, si è trasformata nel cuore pulsante di piazza Maggiore.

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