Bologna, 8 novembre 2024 – Una manifestazione autorizzata di Casa Pound in piazza XX Settembre, ossia la zona davanti alla stazione di Bologna teatro di spaccio, violenze e anche omicidi che è al momento al centro dell’allarme sociale e sotto strettissima osservazione delle forze dell’ordine. E, sempre domani, sabato 9 novembre, ci sarà anche il contro-corteo antifascista dei collettivi, previsto da piazza Nettuno alle 14 (in mattinata, invece, sempre in piazza ci saranno Pd e Anpi con la segretaria Dem Elly Schlein).
Il raduno dell’organizzazione dell’estrema destra viene denunciato dall’Anpi bolognese e rilanciato anche dal parlamentare Pd Andrea De Maria.
Preoccupato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che chiede nuovamente di spostare la manifestazione dell'estrema destra (era stata ipotizzata piazza della Pace, allo stadio). "Era stata condivisa in sede di Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza la decisione di concordare uno spostamento della manifestazione in altra sede. Prendo atto che questo non sia stato possibile, ma penso sia il caso di reiterare questa richiesta", fa sapere il sindaco. "A pochi giorni dal voto e quindi nel momento di massima espressione del confronto democratico, qualcuno vuole evidentemente trasformare Bologna in un terreno di scontro", spiega Lepore.
“Le piazze di Bologna sono i luoghi dell’antifascismo militante, della consapevolezza democratica, del vivere civile – scrive Anna Cocchi, presidente della sezione bolognese dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia –. Per questo esprimiamo rammarico e preoccupazione per l’autorizzazione di piazza XX Settembre concessa a Casa Pound, un’organizzazione che fa suoi gli ideali di sopraffazione e di morte di chiara matrice fascista. Chi vuole manifestare nelle piazze bolognesi deve riconoscersi nei valori dell’antifascismo, i valori che hanno portato alla nostra Costituzione nata dalla Resistenza. Una Costituzione, è bene ricordarlo, dove c’è posto per tutti e nella quale tutti si possono riconoscere: tutti tranne i fascisti”.
La manifestazione di sabato – rincara De Maria – è “uno sfregio alla nostra città, medaglia d'oro della Resistenza. Auspico che si risponda a questa provocazione con le ragioni della democrazia e non con atti di violenza, che rappresenterebbero, nei fatti, un regalo all'estrema destra. L'autorizzazione a manifestare in piazza XX Settembre, così vicino al centro storico, rappresenta una scelta che desta molte perplessità”.