MARIATERESA MASTROMARINO
Premio Mascagni

Mammografi digitali al top: "Siamo i primi in Europa"

Ims Giotto di Sasso Marconi leader per sviluppo e produzione. "Il segreto è la ricerca"

Al centro, il presidente di Ims Giotto, Massimo Sordi; a destra, la figlia Monica Sordi, ad dell’azienda; a sinistra, il figlio Fabio, responsabile ufficio acquisti

Al centro, il presidente di Ims Giotto, Massimo Sordi; a destra, la figlia Monica Sordi, ad dell’azienda; a sinistra, il figlio Fabio, responsabile ufficio acquisti

Sasso Marcono (Bologna), 2 luglio 2024 – Innovazione tecnologica, sviluppo e ricerca. L’identità di Ims Giotto, azienda di Sasso Marconi (Bologna), si può riassumere in questi tre concetti. Che sono fondamentali, visto che è il primo produttore europeo di mammografi digitali, offrendo anche un completo ventaglio di supporti per la diagnosi interventistica. Si tratta di una realtà con un’esperienza più che ventennale, che è diventata negli anni competitor a livello mondiale rimanendo al passo con i tempi grazie a soluzioni all’avanguardia e ricerca scientifica. Presidente Massimo Sordi, il vostro è un percorso particolare.

"Esatto. Da trent’anni seguo il gruppo General Medical Merate, affermato produttore di sistemi diagnostici per la radiologia a livello sia nazionale che internazionale. Ims Giotto, invece, conta cinquant’anni di attività e oltre vent’anni di lavoro nello sviluppo e nella produzione di sistemi mammografici. Per questo, qualche anno fa, ho pensato di unire e coniugare i due mondi. Dal 2017, quindi, Ims Giotto fa parte del gruppo. Abbiamo mantenuto i dipendenti che già lavoravano qui, ampliando poi lo staff. Abbiamo sette anni di lavoro alle spalle, con successi molto importanti".

Ad esempio?

"Siamo passati da 12 o 13 milioni di euro di fatturato a poco più di 34 milioni, raggiunti nel 2023. E tutto questo è stato possibile perché sette anni fa abbiamo salvato l’azienda, collaborando con i sindacati e gli imprenditori. Abbiamo investito in nuove risorse, prendendoci cura del personale: siamo passati da 40 a circa 70 dipendenti, e continuiamo ad assumere".

Quali figure ricercate?

"Servono qualità ed esperienza. Per questo dobbiamo ancora rafforzare l’area commerciale con gli specialisti del prodotto, e migliorare in ambito gestionale. Da un punto di vista strutturale, invece, siamo molto all’avanguardia: il magazzino è automatizzato, i lanci di produzione funzionano alla perfezione in qualsiasi giorno e momento; la struttura è green con i pannelli solari, e questo ci consente di essere autonomi a livello energetico".

In quali Paesi lavorate?

"Lavoriamo con tutto il mondo, dall’Europa all’Africa, fino all’America. La nostra realtà farmaceutica ed elettromedicale va ovunque, perché operiamo nel settore facendo la ricerca, che è estremamente interessante. Siamo in costante sviluppo. Sul piano della salute, insieme al pancreas e al colon, il seno è una delle fonti di pericolo, così ci sentiamo anche motivati dal sociale. Siamo tra i primi colossi produttori di mammografi al mondo: siamo tra le prime tre realtà in termini di qualità d’immagine a livello globale".

Come ci siete riusciti?

"Uno dei capitoli maggiori di spesa per Ims Giotto è la ricerca. Lavoriamo con le immagini, che sono tutto per la senologia. Ci stiamo dedicando a nuove tecniche, con l’implemento dell’intelligenza artificiale e l’utilizzo di programmi tecnologici. Tutto ciò interviene dove l’uomo potrebbe avere qualche debolezza. C’è un mondo enorme dietro il nostro lavoro, ed è per questo che bisogna dare spazio ai giovani".