REDAZIONE BOLOGNA

Maltrattamenti, il protocollo: "Siamo a 80 ammonimenti"

Rinnovato l’accordo ’Zeus’ tra Questura, Ausl e associazione ’Senza violenza’ "Minacce e abusi domestici, richieste raddoppiate rispetto a tre anni fa".

Da sinistra: Giuditta Creazzo, Paolo Bordon, Antonio Sbordone

Da sinistra: Giuditta Creazzo, Paolo Bordon, Antonio Sbordone

Si rinnova l’impegno per il contrasto alla violenza di genere. Ieri mattina in Questura è stata infatti sottoscritta la proroga della durata di due anni del ‘Protocollo Zeus’, che viene attivato in caso di ammonimento, informando il destinatario della presenza sul territorio di centri specializzati che offrono la possibilità di seguire un percorso di recupero. L’accordo è stato stipulato tra la Questura, l’Ausl e l’associazione ‘Senza violenza’.

"Abbiamo avuto risultati positivi – spiega il questore Antonio Sbordone – rispetto al provvedimento di ammonimento e il conseguente percorso che viene fatto dagli uomini che si sono resi responsabili di violenze. I casi di recidiva sono ridotti praticamente al minimo e questo conferma la bontà del percorso che parte con l’ammonimento e prosegue con il recupero dei responsabili. La tutela delle donne che non tiene conto degli uomini è una tutela monca".

Come ha spiegato il dirigente dell’Anticrimine, Francesco Costantini, dall’inizio dell’anno sono stati 80 gli ammonimenti, il 20% dei quali per minacce persecutorie, il restante 80% per casi di violenza domestica. "Lo strumento che ci ha messo a disposizione la Questura – così il direttore generale dell’Ausl, Paolo Bordon – va nella direzione giusta, ovvero quella di recuperare persone oggetto di ammonimento". L’ammonimento è una misura di prevenzione di appannaggio esclusivo del Questore, che consiste nell’intimare formalmente all’autore di violenza di genere di astenersi da condotte simili.

Alla sottoscrizione del protocollo era presente anche la co-presidente dell’associazione ‘Senza violenza’ e coordinatrice dell’omonimo centro, Giuditta Creazzo, che parlato del problema delle liste d’attesa: "Dal 2021 – dice – le richieste di percorso che sono state rivolte al centro sono più che raddoppiate. Dall’inizio di quest’anno fino al 31 luglio sono state 118, lo scorso anno 186. Quello che registriamo è l’impossibilità di dare tempestivamente avvio ai percorsi, al momento abbiamo circa 200 persone in attesa. Il problema è che mentre le domande sono più che raddoppiate, le nostre risorse sono rimaste le stesse".

Intanto, proprio in tema di violenza di genere, è della notte scorsa l’arresto da parte dei carabinieri del Radiomobile di un 26enne italiano che ha palpeggiato una ragazza nelle parti intime, cercando di bloccarla contro un muro. Non solo: ha anche picchiato il fidanzato della giovane, che si era precipitato sul posto, e infine aggredito pure i militari arrivati dopo la segnalazione, arrivata al 112 da parte di alcuni passanti, della lite tra i due uomini.

Chiara Caravelli