Maltempo a Bologna, il sindaco: danni per 10 milioni. Scuole chiuse a Pianoro. I fiumi Quaderna e Idice esondati

Grave situazione nella Bassa e a Pianoro, decine di evacuati. Lepore fa il punto: spesi in una notte 100mila euro per le emergenze”. In città, Brudio e San lazzaro tutte le lezioni regolari

Bologna, 19 settembre 2024 – “Questa notte abbiamo già speso 100mila euro per le prime urgenze, oggi stanzieremo 2 milioni di euro e domani mattina partiranno già i primi cantieri. In totale abbiamo stimato 10 milioni di danni, ma la cifra è destinata a crescere”. Fa i conti il sindaco di Bologna Matteo Lepore dopo l’ondata di maltempo che ha colpito duramente anche Bologna e provincia dove ci sono più di 800 sfollati e decine di persone confinate ai piani alti delle loro case. 

Fiumi esondati, frane e strade chiuse: il maltempo ha messo in ginocchio anche il Bolognese
Fiumi esondati, frane e strade chiuse: il maltempo ha messo in ginocchio anche il Bolognese

Alluvione, le notizie in diretta di oggi 19 settembre

Scuole domani: aperte a Bologna, chiuse a Pianoro

Oggi sono rimaste chiuse tutte le scuole medie e superiori della città di Bologna. Ma domani, venerdì 20 settembre, tutti gli edifici scolastici saranno regolarmente aperti a Bologna città, anche se resta il divieto di andare nei parchi cittadini. Tutte operative anche a Budrio (nidi compresi), a Medicina, comprese le superiori Canedi e Giordano Bruno, a San Lazzaro

Mentre a Pianoro tutte le scuole del territorio di ogni ordine e grado, asili nido compresi, rimarranno chiuse in via precauzionale.

La Bassa allagata: Medicina, Budrio in ginocchio

Il fiume Quaderna ha rotto gli argini nello stesso punto dell’anno scorso a Medicina, mentre l’Idice l’ha rotto a Budrio, dove ci sono 120 persone evacuate. 

Budrio, la rottura dell'argine del torrente Idice
Budrio, la rottura dell'argine del torrente Idice

Il torrente Idice ha subito una rottura a 50 metri a valle nelle finestra di sfioro creata post rottura del maggio 2023”, comunica il Comune. "Confermiamo che la rottura del torrente Idice è all’incirca alla stessa altezza dell’anno precedente. È stata emessa ordinanza per l’evacuazione delle zone interessate a Selva Malvezzi”.

Tante le vie chiuse al traffico: Via Rondanina, Via Budella; Via Donzone, Via Larghe di Vedrana, Via Ponti, Via Spino Bianco. Chiuso anche – ricorda il Comune – il ponte di Vigorso-Via rabuina. Da stanotte a Mezzolara c'è un distacco della rete elettrica, il gestore ha comunicato la risoluzione entro le ore 12:00. Il Centro Protesi Inail, come da suo protocollo, è stato evacuato ieri pomeriggio.

Pianoro: decine di persone fuori casa

A Pianoro ci sono 19 persone interessate da ordinanze, 298 nella frazione di Botteghino di Zocca, 86 nella frazione di Rastignano e 35 vicino all’Ospedale Gruppioni. Si è anche verificato il cedimento del piano viabile per erosione delle sponde del fiume Savena, e è stata disposta la chiusura della statale 65Bis in entrambe le direzioni dei primi 3,5 chilometri circa, nel Comune di Pianoro. Il traffico è deviato sulla via Nazionale (ex SS65).

Il ponte di Pianoro Vecchio
Il ponte di Pianoro Vecchio

Sempre nella notte, proprio a Rastignano, sulla fondovalle Savena la piena del Savena si è portata via, vicino al Ponte delle Oche, un traliccio Enel che sta causando disagi importanti alla rete elettrica tuttora. Da questo danno ne è scaturita la rottura di una condotta del gas che è stata prontamente riparata invece già nella notte.

Castenaso, crollato un ponte

Problemi di gas anche a Castenaso dove è crollato ponte. A causa della rottura del tubo del gas sull'ex ponte della Pedagna il gas non sta arrivando nelle seguenti zone: Via Pedagna; via Fiesso, 32; via Caduti per la Libertà, 5; via Caduti per la Libertà, 3; via Pedagna destra, 3.

Bologna città: il Ravone ha retto

Il Ravone, invece, “dopo l’importante innalzamento di questa notte è tornato a livelli che non destano allarme", ha comunicato il Comune di Bologna facendo il punto su zona Saffi. I residenti erano stati avvisati di tenersi pronti a eventuali emergenze, ma “fortunatamente, grazie anche agli importanti lavori svolti dopo l'alluvione di maggio 2023, non si sono verificate”.

Le frane di Bisano
Le frane di Bisano

Idice fuori anche a San Lazzaro

Sempre l’Idice ha fatto danni anche nell’omonima frazione di San Lazzaro. Una residente racconta che, stanotte, tutto sembrava normale, poi di colpo, un rumore "forte di acqua che veniva lungo la strada e in tre quarti d'ora ce la siamo trovata alta tre metri". “Sono venuti i Vigili del fuoco, molto cortesi e gentili, e con grande pazienza si sono prodigati - premettono i residenti - ma non c'erano mezzi a disposizione. Così ci siamo rivolti ai vigili urbani, che ci hanno 'rimbalzato' di nuovo ai Vigili del fuoco". Addirittura, "ci hanno consigliato di chiamare una ditta di autospurghi a spese nostre, magari tenendo le ricevute" per eventuali rimborsi. Un residente con una sua idrovora si è messo all'opera da solo per pompare via l'acqua, "ma ci vogliono almeno una trentina di ore". Sono attesi i tecnici dell'Enel per sistemare i contatori. "Ma è inutile quando questi sono sommersi da tre metri d'acqua".

Lepore: “Ci sono situazione critiche”

E poi, aggiunge: “Tra pochi mesi ci sarà la stagione invernale. Invece che litigare dovremmo stare insieme perché è evidente che ormai il clima cambia frequentemente. Ieri c’è stata una bomba d’acqua più forte del 2023 e magari tra 10 giorni ci saranno 40 gradi e la siccità. Ci dobbiamo adattare e cambiare la morfologia del territorio, non si può vivere in zone così pericolo”, parla Lepore chiedendo un aggiornamento del piano di assetto idrogeologico della Regione.

L’allerta cala ma “ci sono ancora alcune situazioni critiche: la rottura di un argine a Budrio; l’esondazione e molte famiglie evacuate a Botteghino di Zocca e Rastignano; e la parte appenninica che continua ad avere frane, nelle prossime settimane, per esperienza, vedremo ancora la terra muoversi”, fa notare Lepore a margine della conferenza stampa sul maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna. Invece, Bologna città “si sta avviando verso la risoluzione delle criticità. Abbiamo poi deciso di riaprire le scuole, ma tutti i comuni decideranno autonomamente. Molti riapriranno tranne le situazioni più critiche”, comunica ancora Lepore. In generale, quindi, “Bologna ha retto bene e la griglia a monte del torrente Ravone ha fatto egregiamente il suo lavoro”.Danni che, tuttavia, “potevano essere di gran lunga maggiori - secondo il sindaco -. Fondamentale è stata l’allerta tempestiva della Regione”.

Crollato un albero in una scuola materna

È crollato un albero alla scuola materna comunale Scarlatti. La scuola era già aperta con i bimbi dentro quando è successo il fatto. Le maestre, che da mesi chiedono un intervento del verde, hanno subito avvisato il Comune e chiamato anche i pompieri, perché nel giardino ci sono altri alberi. Sono poi caduti degli alberi anche nel giardino della scuola primaria Saliceto Panaro.

L'albero caduto nel giardino della scuola materna Scarlatti a sinistra. A destra alberi caduti alla elementare Saliceto Panaro
L'albero caduto nel giardino della scuola materna Scarlatti a sinistra. A destra alberi caduti alla elementare Saliceto Panaro

Tra ieri e oggi sono inoltre caduti alcuni alberi in città tra cui: due dei pini domestici sottoposti da tempo a monitoraggio speciale (con inclinometri) ai Giardini Margherita, all'interno dell’area che dallo scorso anno era transennata proprio per problemi di stabilità, un altro pino in viale Oriani che danneggiato un’auto senza conseguenze per le persone e un altro albero di grosse dimensioni in via Legnano all’interno del parcheggio della Polizia locale senza provocare danni né a persone né a cose.

Alberi caduti ai Giardini Margherita
Alberi caduti ai Giardini Margherita

Le frane

Si sono riattivate tre frane già aperte nel maggio 2023 :

  • sulla SP 59 “Monzuno” a Rioveggio, Monzuno e Loiano;
  • sulla SP 610 “Montanara” a Fontanelice, Casalfiumanese e Borgo Tossignano (a Castel del Rio sono già stati finanziati e in corso di progettazione);
  • sulla SP 34 “Gesso” in località Sassonero (Comune di Casalfiumanese - subito a valle in direzione Sillaro del bypass temporaneo di cui sono appena terminati i lavori di consolidamento e che non ha subito danni significativi).
Le frane di Bisano
Le frane di Bisano

Le strade riaperte

Dopo i lavori di oggi, sono tornate percorribili:

  • SP 29 “Medicina-S. Antonio di Quaderna”, al ponte sul fiume Idice
  • SP 253 “San Vitale” al km 33, ponte sul fiume Sillaro
  • SP 325 “Val di Setta”, al km 13
  • SP 50 “S. Antonio”, al ponte sul fiume Sillaro

Strade chiuse

  • SP 7 “Valle dell’Idice”, al km 24 per frana
  • SP 30 “Trentola”, da km 7 a km 9 per esondazione (loc. Castelguelfo)
  • SP 34 “Gesso”, da km 11 a km 13 per frane
  • SP 36 “Val di Zena”, per esondazioni
  • SP 51 “Medicina-Bivio Selice”, da km 7 a km 10 per esondazione (loc. Castelguelfo), ponte sul fiume Sillaro
  • Fondo Valle Savena, da Pianoro a SP 59 per frane ed esondazioni

Strade percorribili con limitazioni

  • SP 15 “Bordona”
  • SP 21 “Val Sillaro”, ai km 10 e 24
  • SP 22 “Valle dell'Idice-SS 65”, al km 2
  • SP 24 “Grizzana”, al km 12
  • SP 27 “Valle del Samoggia”, al km 26 (loc. Goccia)
  • SP 33 “Casolana”
  • SP 37 “Ganzole”, al km 8
  • SP 59 “Monzuno”
  • SP 61 “Val di Sambro”, al km 1
  • SP 68 “Val d'Aneva”, al km 1
  • SP 610 “Montanara” da km 43 al confine con la regione Toscana

La situazione a Imola

Nel territorio del circondario imolese la situazione più critica è a Castel Guelfo, allagata dall'esondazione del Sillaro (video).

Nel comune di Imola non si sono registrate situazioni gravi e gli allagamenti si sono concentrati in zone di campagna. In un video pubblicato alle 5.20, il sindaco Marco Panieri ha spiegato che località più a rischio sono state Sesto Imolese e Giardino, dove sono state evacuate diverse persone.