
Bologna, 14 marzo 2025 – Il sindaco Matteo Lepore si appella ai cittadini affinché puliscano i tombini di propria competenza vista anche l'allerta meteo. "Ieri con Hera siamo andati a fare un importante sopralluogo su tutta via San Mamolo fino a Villa Ghigi e abbiamo anche emanato un'ordinanza consegnata ai privati affinché tutti i tombini fossero puliti. Nei casi in cui i privati non sono intervenuti nelle aree di propria pertinenza, lo abbiamo fatto noi – spiega il primo cittadino intervistato da E’tv –. Però va ribadito che Comune e Hera devono lavorare sui tombini pubblici, ma è importante che anche le aree private siano mantenute pulite".
Insomma, anche i privati devono tenere pulito ciò che compete loro, dunque, "perché basta anche solo un tombino che non drena l'acqua – sottolinea il sindaco – e i rigagnoli diventano fiumi che scendono per le strade come San Mamolo e questo non possiamo permettercelo".

Per fare prevenzione, insomma, "occorre la massima collaborazione da parte di tutti", aggiunge il sindaco. Nel frattempo, l'organizzazione di questi giorni legata alle allerte "è molto più robusta e preventiva rispetto agli episodi che abbiamo alle spalle, proprio perché quanto successo a ottobre ci ha fatto alzare la soglia dal punto di vista della Protezione civile – spiega Lepore – e insieme alla Regione abbiamo optato per la massima prudenza, ovviamente a tutela dell'incolumità dei cittadini, quindi siamo partiti già ieri impostando le cose con lo scenario peggiore".
I modelli delineavano le quantità di precipitazioni tuttora previste per il pomeriggio, continua il primo cittadino, sottolineando che "quando si parla di 80 millimetri significa più o meno quello che era stato previsto a ottobre, ma poi ne sono piovuti il doppio: vediamo così che il tempo può cambiare in poche ore".
Immediata la replica del Gruppo Fdi: “Cosa ha fatto Lepore in cinque mesi?”
"Il sindaco Lepore continua a scaricare le responsabilità sui privati, ma cosa ha fatto concretamente l’amministrazione comunale per ridurre il rischio idraulico del Ravone e degli altri corsi d’acqua cittadini? Nulla. In cinque mesi, da ottobre a oggi, non è stata effettuata alcuna pulizia nei tratti urbani più critici, come in via Zoccoli o in via di Ravone, dove la griglia continua a essere inefficace e non adeguatamente manutenuta. Lo stesso vale per Villa Ghigi, su cui l’assessore Ara ha ammesso inadempienze nella gestione e nella manutenzione del parco da parte della Fondazione, ma su cui non si è ancora intervenuti”.
"Non solo l’emergenza attuale è il risultato di decenni di politiche assenti sulla tutela della sicurezza idrica e idrogeologica della città, ma nemmeno dopo le due alluvioni del 2023 e le due alluvioni del 2024 si è fatto qualcosa per cambiare rotta. Lepore parla di 'massima prudenza', ma si limita a ordinare chiusure indiscriminate di scuole e palestre, senza adottare un approccio mirato e flessibile basato sulle reali condizioni delle diverse zone della città. È assurdo penalizzare il diritto all’istruzione con decisioni generalizzate, senza una reale valutazione del rischio, come accaduto già a settembre con un’allerta gestita in modo irrazionale (quando furono lasciate aperte le scuole dai nidi alle primarie e chiusi gli altri gradi.).
"La verità è che Bologna è impreparata a fronteggiare il maltempo perché la Giunta non ha fatto il suo dovere. Lepore dica chiaramente ai cittadini cosa è stato fatto in questi mesi, invece di limitarsi a lanciare ordinanze e scaricare la colpa su altri”.