Bologna, 5 settembre 2024 – Ondata di commozione, non solo a Monte San Pietro, per la morte di Gabriele Clò, il maestro gelatiere, fondatore insieme alla moglie Claudia Bizzini della catena di gelaterie La Carapina, deceduto venerdì scorso in Croazia per un fatale arresto cardiaco. Aveva 52 anni, da alcuni giorni era in vacanza con la famiglia, la moglie e i due figli, ed altri amici. Stava percorrendo un sentiero all’interno del Parco Nazionale dei laghi di Plitvice quando si è accasciato al suolo e nonostante tutti i tentativi di rianimazione non si è più ripreso. Nonostante la lontananza, la notizia si è diffusa subito fra amici, conoscenti e clienti. Le gelaterie hanno chiuso per lutto per tre giorni e la moglie Claudia è tuttora nel paese slavo per gli adempimenti necessari al rientro della salma in Italia.
"Gabriele non ha avuto neppure il modo di chiedere aiuto. E’ caduto a terra. E’ stata una cosa improvvisa. L’abbiamo subito soccorso, un amico ha iniziato immediatamente il massaggio cardiaco e poi sono arrivati i soccorsi. Un’ora di tentativi, tutti inutili, purtroppo. E’ morto sotto i nostri occhi", racconta la moglie. La sindaca di Monte San Pietro parla di "persone splendide, gran lavoratori, ed elemento di eccellenza del nostro territorio. Stimati da tutti, lo dimostrano le tantissime attestazioni di vicinanza, affetto e dolore per una scomparsa che lascia costernati".
Nel 2008 Gabriele e la moglie Claudia aprirono la loro prima gelateria ‘Arcobaleno’ a Monte San Giovanni. E fu subito successo. Poi l’apertura del grande laboratorio-gelateria a Calderino nel 2013 cui sono seguiti altri punti vendita a Bologna, in via Mazzini e a San Pietro in Casale. Artigiani del gusto ben conosciuti tanto che ieri in un post la stessa prima cittadina di Monte San Pietro ha diffuso il testo di un messaggio di ringraziamento della famiglia che vuole "ringraziare tutte le persone che ogni giorno ci stanno scrivendo per dimostrarci la loro vicinanza. Questa valanga di affetto ci sta dando la forza per resistere. Appena ne avremo la possibilità risponderemo a tutti. Al momento le nostre energie sono concentrate a riportare il nostro caro Lele a casa". E in questa delicata fase la famiglia vuole ringraziare le autorità competenti a cominciare dall’ambasciata italiana a Zagabria e dai Comuni di Monte San Pietro e Zola Predosa impegnate nelle pratiche di rimpatrio. Il il funerale si terrà sabato alle 10 nella chiesa parrocchiale di Calderino