Bologna, 29 maggio 2022 - L'icona della Madonna di San Luca è risalita al Santuario del Colle della Guardia dove risiede abitualmente. La processione è stata guidata dall'arcivescovo Matteo Zuppi, neo presidente della Cei, che è stato accompagnato dal vescovo Ambrozie, vicario per i fedeli ortodossi moldavi in Italia, una chiesa che dipende dal patriarcato di Mosca e da monsignor Dionisio Lachovicz, Esarca Apostolico per i fedeli ucraini in Italia.
"Dobbiamo essere artigiani di pace e comunità - ha sottolineato Zuppi -. Grazie a Maria che mi ha sostenuto in questa settimana complessa". E ancora: "Dobbiamo cercare la pace a ogni costo, non possiamo abituarci alla guerra. Basta guardare gli occhi di una mamma che ha perso il figlio in guerra o gli occhi di un bimbo che non capisce cosa sta succedendo. Non possiamo abituarci né alle vittime innocenti che ogni giorno perdono la vita, né agli altri suoi effetti devastanti. La crisi alimentare che si prospetta se non vi sarà una tregua affamerà le nazioni più povere del mondo. Anche gli ucraini chiedono a gran voce la pace".
"Non c'è pace senza giustizia - a parlare è monsignor Dioniso Lachovizc - e noi oggi in attesa che arrivi la fine della guerra non possiamo che dire grazie all'Italia che in questo momento si sta dimostrando una campionessa mondiale nell'accoglienza e nella solidarietà verso il popolo ucraino".
Non conoscendo la lingua italiana il vescovo Ambrozie preferisce non dire nulla, ma la sua presenza è un chiaro segnale di quanto anche anche i cristiano ortodossi chiedano la fine della guerra. La venerate immagine della Beata Vergine di San Luca è partita alle 17 dalla cattedrale e alle 18 è arrivata a Porta Saragozza dove ad attenderla c'erano anche varie rappresentanze delle forze dell'ordine e l'assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo in rappresentanza del comune.
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