Bologna, 6 novembre 2024 – Oltre 1.750 espositori, 700 dall’estero, a copertura di ogni segmento di mercato e 60.000 modelli di macchine all’avanguardia per un’agricoltura sempre più scientifica. Tutto è pronto per la 46esima edizione di Eima, manifestazione dedicata ai macchinari del settore, che inizia oggi e si terrà fino a domenica a BolognaFiere. Un evento sempre più grande (140.00 metti quadrati netti espositivi), che prova a superare il suo record portando in città 350.000 visitatori. Ma nonostante la crescita degli scorsi anni, il 2024 si profila come anno difficile per i costruttori: le previsioni mostrano "una flessione del 19,5% nella produzione di macchine agricole quest’anno", spiega la presidente di FederUnacoma, Mariateresa Maschio (foto).
In chiaro, rappresenta una diminuzione di 3,2 miliardi di euro di meno rispetto al 2023 del valore della produzione italiana di tecnologie per agricoltura e giardinaggio. Questo valore complessivo sarà intorno ai 13,2 miliardi di euro. Secondo Maschio, questa diminuzione si deve, "a fattori di natura congiunturale", non a un calo del fabbisogno di tecnologie, che invece cresce. "La crescita demografica, i cambiamenti climatici, il benessere animale e la difesa della biodiversità sono tutte questioni decisive per il futuro del pianeta e possono essere affrontate con tecnologie di ultima generazione", afferma la direttrice generale di FederUnacoma, Simona Rapastella. La tendenza dovrebbe volgere in termini più positivi a partire dalla seconda metà del 2025. Più di 150 incontri e conferenze sono previsti fino a sabato.
"L’attesa di 350.000 visitatori fa tremare i polsi, ma faremo tutto il possibile per accoglierli al meglio. Eima è una fiera importante che si rivolge al settore primario, chiamato alla sfida di produrre in modo sostenibile. Questa è la vetrina di quello che si può fare e si farà in futuro", conclude il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari.