Bologna, 11 gennaio 2024 - Tra Anzola e Zola predosa, alle porte di Bologna, si sta diffondendo il panico da lupo, dopo che alcuni puledri sono stati sbranati all'interno di una proprietà privata. La cosa, comprensibilmente, ha allarmato i residenti e scatenato la psicosi, dilagata poi via social. Tanto che il sindaco di Anzola ha deciso di intervenire pubblicamente per dare lo stop, pur suggerendo prudenza in seguito a quanto accaduto e all'accertato passaggio di lupi nelle campagne tra i due municipi.
“Non girate di notte”
"Consiglio a tutti di evitare passeggiate notturne nelle campagne tra Anzola dell'Emilia e Zola Predosa", scrive oggi sui social Giampiero Veronesi. Per chi invece possiede animali e si trova nelle campagne tra Anzola e Zola Predosa, il "consiglio è di non farli uscire la notte (o almeno utilizzare il collare) oppure, nel caso di bestiame, ricoverarlo in sicurezza. Evitate, infine, di lasciare in zone 'aperte' e disponibili all'accesso cibo di qualunque genere".
"Non è il caso di esagerare”
Per il resto, per Veronesi è giunto il momento di darsi una "grande calmata". I lupi, infatti, "non mangiano i bambini ma i bambini (per fortuna non tutti) guardano Facebook o ascoltano attentamente (tutti) ciò che sentono in casa: continuare a dire e scrivere cose oggettivamente esagerate urlando metaforicamente 'al lupo! al lupo!' non farà altro che terrorizzare i più piccoli e ingenerare paura nelle persone, pur adulte, ma maggiormente suggestionabili (anziani compresi). Cerchiamo di dare una dimensione reale e una portata oggettiva agli eventi occorsi, provando a viverli con maggiore consapevolezza: è ad esempio più probabile essere attaccati da uno squalo, andando in mare, che da un lupo nel proprio territorio di residenza".
Solidarietà ai proprietari dei puledri
"Non sottovalutiamo - aggiunge ancora il sindaco di Anzola - la morte di alcuni puledri ed esprimiamo piena solidarietà a chi ha subito questo doloroso evento: detto ciò, però, cerchiamo nel contempo di non dipingere improbabili scenari di morte per le persone". Veronesi, peraltro, ricorda che l'amministrazione comunale "anche volendo, non può intervenire in alcun modo, non avendone la competenza né territoriale né normativa" su questi episodi. "Può solo, quindi, segnalare l'accaduto agli enti competenti".