Si chiama ‘Comicolli’. È un comitato di circa 150 residenti "nato per dare voce a chi vive la collina 365 giorni all’anno", spiega il presidente Francesco Cicognani Simoncini. Il comitato – "apolitico e apartitico" – ritiene "fondamentale" il dialogo con le istituzioni, per cercare "soluzioni concertate" ai problemi che interessano l’area collinare.
Fra le priorità c’è la sicurezza. La paura di furti, rapine. "Siamo molto preoccupati", afferma Cicognani Simoncini. Una’idea, "di cui è stato informato anche il questore", è stata avanzata dai residenti, disposti ad autotassarsi.
"Basterebbe mettere una telecamera a controllare ciascuno dei 16 accessi alla collina, e una magari anche ai 24 incroci", afferma il presidente di ‘Comicolli’. Ma "il sindaco non ne vuole sentire parlare, teme una militarizzazione della collina, cosa lontanissima dalle nostre intenzioni".
Altro punto dolente è la viabilità, l’accesso alla collina. "La movida delle sere d’estate, con tremila auto parcheggiate ovunque, a bloccare le strade, non è più accettabile", avverte Cicognani Simoncini.
Nessuno, assicura, vuole blindare i colli. "Noi residenti amiamo la collina e vogliamo che ne sia garantita la fruizione, purché nel rispetto di un ambiente delicato e fragile. Diciamo sì a un turismo sostenibile, educato; no a chi trasforma i colli in un gigantesco parcheggio selvaggio".
In tema di viabilità, il comitato è contrario all’ipotesi ("forzata") di T-Days in collina, con pedonalizzazioni nei weekend. "Può andare bene nel centro storico, non in un’area di venti chilometri per venti".
‘Comicolli’ tiene aperto il dialogo con i Quartieri di riferimento. "Ma se con la presidente del Santo Stefano, Rosa Amorevole, c’è una buona collaborazione, dal presidente del Porto-Saragozza Lorenzo Cipriani non siamo stati ricevuti bene".