GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

L’ultimo dono di Maria Grazia. Mezzo milione di euro in eredità per i malati e chi ha subito violenza

Amato, medico ed esperta in psicologia clinica è scomparsa nel 2022, ma ha voluto lasciare traccia di sé. Ausl e Comune utilizzeranno il denaro per l’acquisto di materiale sanitario e una casa per donne e minori.

L’ultimo dono di Maria Grazia. Mezzo milione di euro in eredità per i malati e chi ha subito violenza

L’ultimo dono di Maria Grazia. Mezzo milione di euro in eredità per i malati e chi ha subito violenza

L’ultimo atto di cuore prima di lasciare questa terra: un patrimonio da 550mila euro a favore della comunità, delle persone fragili e delle donne vittime di violenza. L’acquisto di un’ambulanza da 150mila euro e circa 400mila euro da investire in accoglienza e umanizzazione del Pronto soccorso del Maggiore, oltre a un appartamento da destinare all’accoglienza di donne e minori vittime di violenza.

Questo è il lascito al Comune tratto dal testamento di Maria Grazia Amato, medico bolognese, a lungo in servizio al reparto traumatologico del Maggiore. L’unica clausola ‘imposta’ da Amato è quella di utilizzare la sua eredità a fin di bene. "Accettiamo di buon grado la responsabilità di rispettare la volontà di questa donna, che è esempio per la comunità", racconta la vicesindaca Emily Clancy.

Oltre all’ambulanza, già acquistata e in attività, grazie a questo lascito, il Maggiore assumerà una psicologa dedicata sia ai pazienti, sia ai familiari sia agli operatori. Potrà inoltre dotarsi di 30 nuove barelle (30mila euro), 10 nuove poltrone, 15 nuovi materassi antidecubito all’anno per tre anni (100mila euro), 20 carrozzine (10mila euro). La donatrice, Maria Grazia Amato, anestesista e rianimatrice, è stata anche primario del Codivilla Putti di Cortina d’Ampezzo, si è specializzata in psicologia clinica e ha sempre avuto presente, quindi, la cura sia mentale che fisica del malato.

Per diversi anni ha organizzato attività di sostegno alle persone cadute nella tossicodipendenza e bisognose di aiuto psicologico, gratuitamente ed extra orario di servizio. "Un gesto straordinario che tanti dovrebbero seguire e trasmette una sensibilità verso il sistema sanitario. Il tutto dedicato alle persone, non per le attrezzature tecniche", racconta Alessio Bertini, responsabile Medicina d’urgenza del Maggiore.

Un’attività benefica costante e riservata, manifestatasi anche in vita a favore dei soggetti con fragilità psicologiche. E sempre con lo sguardo rivolto verso le donne e i bambini in difficoltà, anche in zone del Brasile, dell’Africa e ha insegnato l’italiano anche a ragazzi provenienti dalla Cina. "Un’umanità senza confini e una vita in difesa dei suoi malati", dice Vittorio Monti, custode del testamento e garante delle volontà benefiche della scomparsa. Un secondo appartamento è stato dato in concessione al comune di San Vito di Cadore e sempre con il medesimo obiettivo: aiutare.