REDAZIONE BOLOGNA

L’ultima missione. Il brigadiere Gino Pani a casa dopo 80 anni

Il carabiniere vergatese venne internato in Germania dopo l’armistizio. I suoi resti, rimpatriati nei giorni scorsi, verranno tumulati a Castelnuovo.

L’ultima missione. Il brigadiere Gino Pani a casa dopo 80 anni

Il carabiniere vergatese venne internato in Germania dopo l’armistizio. I suoi resti, rimpatriati nei giorni scorsi, verranno tumulati a Castelnuovo.

La comunità di Vergato domani accoglierà la salma del carabiniere Gino Pani. Nato nel comune montano il 24 marzo 1921 il brigadiere venne deportato in Germania nel campo di prigionia di Dortmund dove trovò la monte il 6 febbraio 1944. "Fu uno dei seicentomila militari italiani – spiega il sindaco vergatese Giuseppe Argentieri – che dopo l’8 settembre del 1943 decisero di non combattere al fianco delle truppe nazifasciste e per questo venne imprigionato. I campi di prigionia non erano propriamente dei lager, ma al loro interno chi vi era rinchiuso era costretto a una vita di stenti e di duro lavoro. L’aver pagato con la vita la scelta di non schierarsi con i tedeschi è un chiaro esempio di Resistenza. Questo lo dobbiamo aver chiaro per non cadere nell’errore di pensare che vi sia stato un tipo di Resistenza che sia migliore di un altro perché è il concetto di Resistenza stessa ad essere unitario e non diviso. Con questo spirito Vergato ha ottenuto la medaglia d’oro al valore civile e domani accoglierà chi non è sceso a compromessi neppure davanti alla morte pur di restare fedele ai suoi valori".

Partendo dal Cimitero militare Italiano d’Onore di Francoforte sul Meno, i resti mortali del carabiniere sono arrivati lo scorso 7 novembre a Bologna alla Caserma Minghetti, dove è stata svolta una cerimonia privata presieduta dal colonnello Francesco Randacio, comandante del Comando militare esercito Emilia Romagna, e che ha visto la partecipazione del nipote e omonimo del militare defunto Gino Pani, del presidente della sezione vergatese dell’Associazione Nazionale Carabinieri maresciallo Giuliano Garuti, accompagnato dal vicepresidente Davide Ghini e dal consigliere Roberto Lanconelli, del vice sindaco di Vergato Stefano Pozzi, ex carabiniere e segretario della locale sezione Anc. "Con questo gesto, non solo rendiamo onore alla memoria del brigadiere Gino Pani – ha ricordato il colonnello Randacio in quella occasione – ma riaffermiamo il nostro impegno nel ricordare e rendere onore a chi, come lui, ha scelto di sacrificarsi per un ideale di libertà e giustizia. La sua memoria resterà viva nei cuori di tutti noi, come monito e ispirazione per le future generazioni".

Domani la giornata inizierà alle 9 in piazza della Pace a Vergato, dove le personalità civili, militari e religiose saranno accolte dalla musica della Fanfara Scuola Marescialli e Brigadieri di Carabinieri di Firenze, mentre mezzora più tardi è previsto l’arrivo della salma nei pressi della chiesa "Sacro Cuore di Gesù" dove don Giuseppe Grigolon, il cappellano militare della Legione dei Carabinieri Emilia Romagna, celebrerà una funzione di accoglienza e preghiera. Alle 10 partirà il corteo che dalla chiesa raggiungerà la lapide in memoria del carabiniere Gino Pani e, dopo la sua scopertura, sarà deposta una corona d’alloro. Verrà, poi, svolta un’assegnazione rappresentativa della medaglia d’onore al brigadiere con l’onorificenza che sarà conferita il 27 gennaio durante la Giornata della Memoria. Seguono gli interventi delle autorità e poi la salma sarà portata nel cimitero di famiglia a Castelnuovo di Vergato.

Massimo Selleri